Madrid è il luogo dove si svolge l’azione del nuovo romanzo dell’autore di “Patria”, e in particolare il quartiere Guindalera. Racconta, in più di 700 pagine, la vita quotidiana di un professore di filosofia che ha fissato una data per la sua morte. Con un ultimo anno davanti a sé, si dedica a riflettere ogni giorno, 365 riflessioni, sul divino e sull’umano, soprattutto il più umano. E lo fa per se stesso, senza filtri o clamore su ciò che è politicamente corretto, senza censure preventive. Attraverso la scrittura, cerca di scoprire le ragioni che lo hanno portato a prendere una decisione così drastica. Ma Toni tira fuori il lato peggiore degli uomini: ossessionato dalle donne, incapace di mantenere un rapporto con nessuno, nemmeno con suo figlio, che ridicolizza per essere uno sciocco; né con sua madre, malata di Alzheimer. È un uomo assolutamente sopraffatto che decide di finire.
Il romanzo è un ritratto accurato e anche con toni grotteschi e da umorismo nero, di un uomo che era il prodotto di un’epoca cresciuta in una famiglia ancora appesantita dai modi e dai costumi della dittatura e sta attraversando un matrimonio, che finisce con divorzio, verso una vita adulta in cui nulla lo soddisfa. Cinico, caustico, acido, senza alcuna empatia con i lettori, Toni odia fare l’insegnante, odia le persone e si sente legato solo al suo cane Pepa e ai rondoni che tornano ogni primavera. Una storia che è un viaggio nel passato, nei rapporti interpersonali di Toni e in una Spagna politicamente turbolenta, ma è anche un romanzo che riflette sull’amicizia e sull’impossibilità, o negazione, dell’amore.
I rondoni
di Fernando Arambaru
Guanda
€ 22