Cuneo – Nessun apparentamento con i due al ballottaggio da parte degli altri cinque candidati sindaco.
Luciana Toselli della coalizione di Cuneo per i Beni Comuni, che dopo il successo elettorale ha dovuto sorbire il colpo dell’uscita di scena polemica del coordinatore di una delle sue liste Idea Cuneo Angelo Bodino, spiega: “Per noi c’è libertà di scelta è chiaro che il nostro elettorato e i valori di fondo sono più vicini a Patrizia, sono comuni ma il punto di approdo ovvero il programma è completamente diverso”.
Libertà di scelta anche per Giancarlo Boselli:“Lasciamo libertà di voto ai nostri elettori, ognuno decida in base alla propria sensibilità”. Non dà indicazioni, ma la sua è una radicata storia a sinistra, una cultura e una formazione politica prima nel Psi e poi del Pds fino al Pd, dei cui è stato un esponente di spicco nel cuneese e da cui si è poi allontanato. È lontano ovviamente anche da questa maggioranza e non lo manda a dire, in particolare per le scelte su Piazza Europa, ospedale e sicurezza. In caso di vittoria della Manassero il sistema dei resti lo premia con due consiglieri, lui e il capolista Armellini.
Chi ha le idee chiare è Beppe Lauria che non andrà a votare: “Sono due candidati uguali, due proposte identiche. Ha tenuto l’accordo sotto banco tra centrodestra e centrosinistra e i cuneesi lo hanno avvallato. Sono stato sconfitto e ho pagato per le mie idee, e per la libertà di essere in grado di raccontare che i due hanno lo stesso programma. Cuneo non ha voluto un terzo polo si tenga Manassero o Civallero, due facce della stessa medaglia”.
Nessun indicazione da parte dei 5 Stelle di Silvia Cina né dai 3V di Juan Carlos Cid Esposito che dice “Questo ballottaggio dice che la vecchia politica si ripresenta con la sua tradizione. Il nostro è un seme, la prima esperienza, l’inizio di qualcosa”.