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Domenica 22 dicembre 2024

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Tenta truffe con apparecchi per gas e controlli stufe, giovane a processo

Nei guai un 22enne residente nel bresciano, che nel febbraio 2021 aveva cercato di entrare in case di anziani a Chiusa Pesio

La Guida - Tenta truffe con apparecchi per gas e controlli stufe, giovane a processo

Chiusa Pesio – Fingendosi un addetto di una azienda del gas, aveva cercato di raggirare alcuni residenti di Chiusa Pesio dicendo loro che doveva installare un apparecchio, divenuto obbligatorio per legge, sul contatore del gas. Per sua sfortuna però è incappato in persone attente e prudenti che non solo non si sono fidate e non lo hanno fatto entrare in casa, ma hanno anche subito avvisato i Carabinieri che nel giro di poco lo hanno fermato e denunciato all’autorità giudiziaria. I fatti risalgono a metà febbraio 2021, quando ancora vigeva il divieto di spostamento tra regioni e per questo il 22enne J. C., residente nel bresciano dove era già stato denunciato per episodi simili, è anche stato sanzionato con una multa da 400 euro. A raccontare il momento dell’incontro con i Carabinieri è stato un uomo di 68 anni: “Mi disse che doveva installare un nuovo dispositivo che costava 320 euro ma dato che ero pensionato mi sarebbe costato 290 euro – ha riferito l’uomo in aula -; con la scusa di prendere i soldi sono entrato in casa e ho chiamato i Carabinieri. Quando li ha visti arrivare è sbiancato. In seguito ho visto che quell’apparecchio lo vendono su Amazon a 19 euro”.
Altre segnalazioni erano intanto arrivate ai Carabinieri da residenti: “Sapeva che ero vedova, ma non è scritto sul campanello e mi ero subito insospettita. Disse che era quello del metano ma io non l’ho fatto entrare e lui se ne è andato via borbottando. Poi ho fatto i giro dei vicini e ho scoperto che aveva cercato di truffare un’altra signora e lei aveva chiamato i Carabinieri. A me aveva detto che doveva controllare la stufa altrimenti sarei stata sanzionata”.
Anche un signore di 72 anni aveva ricevuto la visita del giovane e anche lui si era rifiutato di far entrare in casa lo sconosciuto e aveva subito allertato i Carabinieri. Dal canto loro anche i Vigili del fuoco di Cuneo, interpellati dai Carabinieri di Chiusa Pesio, hanno confermato che apparecchiature di quel genere non sono obbligatorie nelle abitazioni private. L’udienza è stata quindi rinviata al 28 settembre per la conclusione dell’istruttoria e la sentenza.

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