Valgrana – Aveva messo un annuncio su un sito di vendite on line (www.subito.it) per vendere il proprio telefono cellulare, ma invece di ricevere i soldi, si lasciò convincere a fare una ricarica da 1.500 euro sulla carta del finto acquirente.
Nasce da questa situazione al limite dell’incredibile il processo per truffa a carico di D. L., 32enne di origine sarda che nell’ottobre 2020 era riuscito a convincere il giovane di Valgrana a versargli la cospicua somma di denaro, assicurandolo che nel giro di poche ore gli sarebbe stata ridata tutta la somma, più i 150 euro del telefono: “Sembrava una persona molto affidabile, molto impegnata. Diceva di essere un uomo di affari – aveva riferito la parte offesa in aula – e che il telefono gli serviva per lavoro. Mi disse che aveva parecchie carte di credito e mi disse che sarei stato rimborsato entro sera. Ho poi provato a richiamare ma il numero non era più disponibile”. Il giovane cuneese non si insospettì neanche di fronte al fatto che il presunto acquirente avesse fatto poche domande sulle modalità di spedizione del telefono: “Sul momento non ci ho fatto molto caso e comunque non era la prima volta che vendevo on line”.
Il processo è stato rinviato al 14 ottobre per il completamento dell’istruttoria e la sentenza.