Torino – Azioni per contenere l’incremento delle predazioni e il problema dell’avvicinamento del lupo alle zone abitate. Le chiede il vicepresidente della Regione Piemonte, Fabio Carosso, che in una nota indirizzata al Ministro della Transizione Ecologica sollecita un incontro urgente per definirle, nell’attesa che venga approvato il “Piano lupo nazionale”.
Secondo il primo monitoraggio nazionale del lupo condotto tra il 2020 ed il 2021, nelle regioni alpine, in particolare nelle zone di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, i lupi presenti sarebbero tra gli 800 ed i 1100. Numeri che la Regione ribadisce nella lettera essere sottostimati e insostenibili, con quotidiani avvistamenti ad opera di residenti ed escursionisti anche in zone collinari e di pianura, nonché continue segnalazioni di amministratori locali, allevatori e pastori, di attacchi anche ad animali domestici in aree densamente popolate. Un fenomeno per il quale il legislatore piemontese non ritiene più sufficienti azioni di protezione e di dissuasione da parte delle singole Regioni, ma che è da affrontare con una strategia condivisa su scala nazionale per il controllo di lupi e ibridi.