A quasi dieci anni da quella che venne battezzata “abolizione delle Province”, avvenuta nel 2014 sotto il Governo Renzi, comincia a delinearsi il risultato effettivo di quella operazione. La trasformazione cioè delle Province in istituzioni che, pur continuando ad esistere in tono minore in quanto guidate da amministratori “nominati” anziché direttamente “eletti” dai cittadini, hanno di fatto vista minata la propria autorità effettiva. A venire a mancare infatti, senza peraltro particolari risparmi per il debito pubblico, è stata un’istituzione che a lungo ha avuto un ruolo di mediazione
Per leggere questo contenuto devi essere abbonato all’edizione digitale de La Guida.
Abbonati qui