Cuneo – Dopo diciotto anni da giocatore e ventinove da allenatore, Giorgio Salomone lascia il suo ruolo sulla panchina delle giovanili del Cuneo Volley. Classe 1960 di Dronero, negli anni è diventato uno dei coach più vincenti del territorio, crescendo centinaia di ragazzi e raggiungendo diversi titoli regionali e nazionali. Insegnante di Educazione Fisica e gestore della piscina di Roccabruna, negli ultimi mesi ha maturato la decisione di fermarsi con il volley.
Dopo tanti anni lascia il mondo della pallavolo. Come mai questa scelta?
“Dopo quasi trent’anni da coach, voglio capire se posso fare a meno della pallavolo o se c’è l’ho proprio nel sangue, non mi sento di dire che sia un addio definitivo. Le attività in cui sono coinvolto sono molto impegnative e mi occupano diverse ore al giorno: a lungo andare iniziano a pesarmi. Non riguarda i risultati finali della stagione, avevo già deciso a dicembre.”
Alle spalle ha un’importante carriera da giocatore. Come si è avvicinato alla pallavolo?
“Da piccolo giocavo a calcio. Poi nel 1975, quando facevo le superiori, diventai molto alto e il mio amico Sergio Parola mi invitò a provare il volley. Da quel momento non ho più smesso: giocai in Serie C e successivamente nella Nazionale Juniores allenata da Anderlini. Finita la scuola andai al Torino di Silvano Prandi: giocai con mostri sacri come Bertoli e Rebaudengo e insieme vincemmo due scudetti, una Coppa delle Coppe e una Coppa Campioni. Feci un anno a Belluno e dopo venni richiamato a Cuneo in B, poi A2 e A1. Ho chiuso la mia carriera con tre anni a Savona, per poi tornare nella provincia Granda da allenatore nel 1993”.
La soddisfazione più grande della carriera da allenatore?
“A Cuneo ho sempre vinto il titolo regionale con tutte le squadre che ho allenato, con alcune anche quello nazionale, ma ci sono due periodi che ricordo con più piacere. Il primo con i Seniores a Busca: vincemmo i campionati di C2 e C1 e dopo un anno anche quello di B2. All’inizio al palazzetto c’erano pochi spettatori, mentre alle ultime partite era sempre colmo. Poi sono passato a Cuneo e ai più giovani, con cui ho vinto tanto: in particolare la vittoria della Junior League nel 2004 e lo Scudetto Under 16 nel 2019”.
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