Cuneo – Si era introdotto all’interno del villino Sarah prima che questo venisse demolito e si era abusivamente attaccato alla corrente per potersi riscaldare con una stufetta elettrica; con l’accusa di invasione di terreno altrui, danneggiamento e furto è stato rinviato a giudizio B.A.L. giovane immigrato con regolare permesso di soggiorno che per due volte venne allontanato dall’edificio poi demolito, a maggio del 2020. A testimoniare in aula uno dei responsabili della società proprietaria dell’immobile che ha riferito di essere stato avvisato per due volte della presenza del ragazzo nell’edificio, “venni chiamato perché c’era questo ragazzo che si era introdotto nella casa, mi avevano detto che si era abusivamente attaccato al contatore della luce. Dopo quindici giorni era di nuovo lì. I tecnici Enel fecero il sopralluogo, staccarono il collegamento a valle perché non potesse più attaccarsi e poi mi diedero il verbale. Io non avevo ricevuto bollette perché avevamo disdetto il contratto in vista della demolizione dell’edificio. C’erano le spese di corrente, circa 80 euro ma anche le spese per l’intervento di scollegamento, in tutto circa 600 euro”.
In aula ha testimoniato anche un dipendente della ditta affiliata alla Granda Immobiliare che era intervenuto personalmente in due occasione a fine maggio, “avevo messo io il lucchetto sia al cancello che alla porta dell’edificio, ma quando andai la seconda volta, erano a terra, e al loro posto era stato messo un altro lucchetto. La porta della casa era chiusa dall’interno, quando uscì questo ragazzo era in maglietta, pantaloncini e ciabatte, si è presentato come uno che esce da casa sua”.
Rimessa la querela per il reato di introduzione abusiva nel terreno altrui, l’accusa ha chiesto il non doversi procedere per questo capo d’imputazione, mentre ha chiesto di ascoltare gli agenti della Polizia che identificarono il giovane e che non erano stati citati a testimoniare. L’udienza è stata quindi rinviata al 14 luglio.