Cuneo – I risultati del referendum possono dire qualcosa per le amministrative? La domanda è lecita in queste ore di attesa del risultato delle comunali, ma implica una risposta quasi impossibile. La vittoria dei No a Cuneo dei due referendum più contestati nel, poco, pochissimo, dibattito, politico sui quesiti referendari, ovvero quelli che riguardano l’incandidabilità dopo la condanna con l’abrogazione della legge Severino, e la limitazione delle misure cautelari, sembrano indicare che al voto nel Comune capoluogo sia andato maggiormante l’elettore di centrosinistra rispetto a quello di centrodestra: il Pd si era schierato nettamente contro e Letta aveva invitato a votare No, a differenza del centrodestra e della Lega in particolare che hanno spinto per il Sì. Anche tra i sostenitori del sistema referendario e tra chi ritiene che il sistema giustizia in Italia abbia bisogno di una forte riforma, i due questiti citati, la scheda rossa e quella arancione, erano quelli più discussi.
Sulle amministrative di Cuneo questo potrebbe significare che al voto siano andati soprattutto gli elettori di Patrizia Manassero, Luciana Toselli e anche Giancarlo Boselli, la cui storia politica è tutta a sinistra. Ma i due voti non si posssono sovrapporre a Cuneo hanno votato per i referendum il 45,95% degli elettori, che significa che il 9% dei cuneesi che è andato alle urne non ha ritirato le schede del referendum E poi a Cuneo il Pd che invitava al No aveva al suo interno anche i Radicali che sono stati i proponenti dei referendum…