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Venerdì 22 novembre 2024

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Rispondere ai cittadini non ai partiti

Giuseppe Lauria, 61 anni, per la quarta volta candidato sindaco di Cuneo alla guida del terzo polo

La Guida - Rispondere ai cittadini non ai partiti

Giuseppe Lauria, 61 anni, di Cuneo, è consulente del lavoro. Consigliere comunale uscente, si era candidato sindaco già nelle elezioni del 2007, del 2012 e del 2017. Ma in Consiglio Lauria siede dal 1995, prima in An Msi, poi An, poi An Grande Cuneo, poi Pdl e infine con le sue liste civiche. È stato prima consigliere provinciale con Raffaele Costa assessore provinciale alle Politiche sociali, giovani, famiglia e sport. Già candidato al Senato, è stato anche primo dei non eletti in Regione. A Cuneo ci riprova con il record delle sei liste, due che ormai da tempo esistono Cuneo per Cuneo e Progetto Cuneo ma anche Italexit Paragone, Io Apro Rinascimento Sgarbi, Il Popolo della Famiglia e la nuova Cuneo per la Costituzione.

Dieci anni fa Borgna ha ricevuto in eredità un bel pacchetto di progetti finanziati. Poi cinque anni fa è stato l’autore del Pisu 2 e del Piano Periferie. Ora c’è il Pnrr e Cuneo deve spendere entro il 2026, 56 milioni (Pinqua, Scuola Borgo Gesso, Biblioteca e caserma Montezemolo). Come gestirà un pacchetto così consistente di finanziamenti?

Per quanto possibile, cercheremo di modificare alcune delle indicazioni progettuali. Eviteremo di sperperare denaro pubblico per progetti inutili: vorremmo iniziare a rappresentare il coraggio della spesa utile e non dello spreco che nasce dal pensiero “spendo perché ho i soldi”.

Il parcheggio sotterraneo di piazza Europa: andrà avanti sulla strada intrapresa dall’amministrazione Borgna?

Assolutamente no. Attribuire al Comune il ruolo di agente immobiliare è quantomeno stravagante, ma soprattutto eticamente inappropriato. Impiegare risorse pubbliche per realizzare parcheggi da vendere ai privati lascia basiti, a maggior ragione per il fatto che nessuna ditta ha aderito ai bandi, oltre che per la contrarietà della cittadinanza. Se il progetto si è dimostrato da un lato antieconomico e dall’altro inviso dai cittadini, che non vogliono vedere distrutta una piazza centrale ed eliminata l’area verde con i cedri storici, perché continuare a riproporre un progetto ormai vecchio?

Capitolo ospedale: Confreria per il nuovo? E il futuro dell’area del Santa Croce? E cosa deciderà di fare come sindaco per impedire questo continuo depauperamento del Santa Croce?

Non ci sono elementi concreti che evidenzino la necessità dello spostamento dell’Ospedale a Confreria: una decisione ratificata dalla maggioranza del Consiglio Comunale su indicazione di terzi, ma non c’è mai stato un vero confronto tra opzioni diverse. È stata la scelta di pochi, peraltro estranei, fatta seguendo logiche che con l’interesse di Cuneo e della sanità cuneese hanno poco a che vedere. Non ha senso spostare l’ospedale, sia per i dipendenti  che per gli utenti, spesso con problemi di mobilità. Denuncio da due anni il depauperamento del Santa Croce fatto per un accordo “sottobanco” tra destra e sinistra. Difenderò con forza il ruolo di Cuneo come hub provinciale, che non deve perdere le sue eccellenze professionali a causa della cattiva amministrazione, piegata a interessi partitici volti a favorire il nuovo ospedale di Verduno, caro sia al presidente che all’assessore.

Appena inaugurato il Parco Parri, rimane la questione caserma Montezemolo da sistemare in attesa del progetto definitivo. Cosa intende fare di un’area così strategica?

Al Parco Parri mancano solo più i motoscafi. Era un’area da recuperare, ma sul risultato ho molte perplessità, e condizionerà l’intervento sulla caserma. Alcune delle previsioni dovranno esser riviste per garantire certamente la fruibilità reale dell’area, ma anche la destinazione ideale a verde pubblico. È necessario evitare di peggiorare la situazione e rendere davvero fruibili le zone ancora da ristrutturare, soprattutto per iniziative che richiamino turismo (anche sportivo) e commercio.

Piazza Martiri e sferisterio, una storia lunga decenni che non ha mai trovato soluzioni. Farà qualcosa?

Ho sempre manifestato la mia piena condivisione circa la presenza dello sferisterio (adeguato ed ammodernato) in piazza Martiri: la piazza andrebbe resa davvero tale, anche con  parcheggio di uno, massimo due piani interrati, per trovare finalmente il giusto equilibrio tra sport, parcheggio e vivibilità.

I rapporti tra Comune e società sportive sono sempre difficili, tra convenzioni, impianti e palestre sovrautilizzate senza investimenti strutturali. Lo sport è ancora interesse comune o abbandonato alla buona volontà del volontariato o al business dei privati?

Non condividiamo l’iniziativa a Tetto Garetto, progetto calato dall’alto che non risponde alle esigenze delle nostre società sportive, ma rientra piuttosto in una logica puramente speculativa di ampliamento della limitrofa area commerciale. Ci sono splendide realtà sportive che, seppure con enormi sacrifici, cercano di far praticare lo sport a tutti; mancano investimenti, ma soprattutto la volontà di ascoltare le esigenze del territorio. Un apposito capitolo di bilancio verrà destinato al sostegno, anche economico, delle società (tutte, non solo le solite).

Gli investimenti sull’altipiano hanno trasformato in 20 anni la città: prima il centro storico poi il centro e ora le porte di ingresso. E le frazioni, dove abita il 45% dei cuneesi, cosa devono aspettare?

Con la cifra spesa, si sarebbe potuto e dovuto fare di più e meglio. La città è sconvolta da parcheggi rimossi, piste ciclabili discutibili, fiorire di zone blu. Le frazioni, poi, hanno pagato lo scotto di scelte fatte solo per riempire gli occhi. Parte dei soldi del Piano Periferie sono stati utilizzati in città per quegli stessi progetti che non piaccono.

Tanto è stato fatto ma ci sono ancora partite “storiche” da risolvere come l’utilizzo e la destinazione di edifici e aree dismesse o in fase di dismissioni (Palazzo Chiodo, Palazzo Audifreddi, Italgas, Palazzo della stazione). Quale priorità darà?

La valorizzazione, ma non solo dal punto di vista del recupero, ma soprattutto dal punto di vista dell’anima, della funzione e della gestione. Così come è insensato cementificare a dismisura, non ha senso recuperare l’esistente in modo fittizio.

Come pensa di cambiare la viabilità cittadina? Nuovi parcheggi di testata? Nuove Ztl? Nuove isole pedonali? Nuovi posti auto blu? Nuove piste ciclabili? Free Bus?

Rivedendola completamente, ricordando che anche lo sviluppo turistico passa attraverso una razionalizzazione dei trasporti. Basta segnaletica fantasiosa, basta piste ciclabili “belle” (?) quanto inutili e costose. Rivisitazione complessiva delle aree parcheggio, aree pedonali, Free Bus e parcheggi di testata. In questi anni non è mai stato fatto un piano sulla viabilità legato alla pubblica utilità. Lo stesso vale sui collegamenti provinciali, per lo sviluppo turistico delle vallate.

Il tema della spesa corrente del Comune è una delle grandi sfide del futuro tra esternalizzazioni dei servizi, assunzioni, nuovi progetti, manutenzioni e gestioni. Come l’affronterà?

Con un no deciso all’esternalizzazione dei servizi e alla burocrazia ridondante, a favore invece di una rivisitazione della pianta organica e un nuovo piano di assunzioni, in particolare per la Polizia municipale che, prevalentemente, dovrà essere utilizzato nelle sue mansioni e non per operazioni d’ufficio.

Circonvallazione?

No

Cittadella dello Sport a San Rocco?

No

Illuminata?

No

Viale Angeli chiuso al traffico?

Dipende

Nuovo Piano regolatore dopo quasi 20 anni da quello in vigore?

 Sì.

 Se va al ballottaggio farà apparentamenti e con chi? Se perderà che indicazioni darà ai suoi elettori?

Valuterò, insieme alle 6 liste che mi sostengono, la validità di apparentamenti con altri soggetti, puntando l’attenzione alla condivisione delle nostre istanze. Alla seconda domanda rispondo che non contemplo tale opzione: andrò al ballottaggio!

Se vince ha già in mente una squadra di giunta?

In parte sì. Certamente donne e uomini forti e determinati.

È la quarta volta che ci prova da sindaco. Non è soltanto più un gioco di ruoli o una sfida personale?

È la prosecuzione di un progetto iniziato anni fa, quando dicevo che il sindaco dovesse rispondere ai cittadini e non ai partiti, come continuo a sostenere: quanto successo nel centrosinistra e nel centrodestra conferma che avevo ragione.

Ci tiene a sottolineare che è il terzo polo. Sicuro? Non si è piegato tutto sulla battaglia no vax, no green pass?

Siamo l’unica opzione credibile: negli ultimi 30 anni al governo della città è infatti cambiato qualche addendo, ma il risultato è rimasto invariato. L’omologazione del centrosinistra oggi sinistra-centro e del centrodestra (che sino ad oggi ha sempre scientemente candidato l’uomo a perdere) balza immediatamente agli occhi: tutti i vecchi candidati del centrodestra oggi sono passati alla sinistra. La mia libertà politica è la migliore garanzia del fatto che agirò nell’interesse della città e non di partiti o potentati vari. Rifiuto la riduttiva etichetta di No Vax, che molti vorrebbero appiccicarmi addosso per non dover rispondere: perché molti italiani sono stati discriminati? Perché i nostri figli ancora portano le mascherine a scuola? Perché ci sono ancora oggi lavoratori sospesi? Non mi sono voltato dall’altra parte e faccio domande scomode.  Io sono scomodo, sempre.

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