Cuneo – Saranno destinati interamente a nuovi investimenti i 3.761.471 di utili dell’Acda. L’assemblea ordinaria dei soci (presenti per il 78,67% delle quote) ha infatti approvato il bilancio che pareggia a 33.097.153. Il patrimonio netto dell’azienda pubblica dell’acqua cuneese è di 49.075.665.
Un risultato che certifica il buon stato di saluto dell’azienda pubblica nata dal Comune di Cuneo e che ha oggi ben 108 comuni soci, un territorio gestito pari a 3.975 kmq e che serve ben 254.780 abitanti. Le utenze acquedotto sono 101.491, quelle fognatura e depurazione 70.935. Le bollette emesse sono state 237.369.
Il totale morosità 2021 è di circa 1,4 milioni di euro ed è stabile negli ultimi anni, mentre le richieste di rateizzazione degli importi delle bollette sono cresciute del 41,85% e sono pari a 1.349 utenti. Questi dati rappresentano esattamente la metà della media italiana ed indicano ancora una buona salute dell’economia locale.
Le reti acquedotto e fognatura si estendono per 7.014 km, gli impianti di depurazione sono 347 e l’acqua distribuita proviene da 2.045 tra sorgenti, serbatoi e pozzi. Negli ultimi 10 anni, i km di reti gestiti sono aumentati del 38%, le fonti (intese come sorgenti, serbatoi e pozzi) del 16% e gli impianti di depurazione dell’88%.
Gli investimenti effettuati sono stati oltre i 10,5 milioni di euro con un aumento del 22% rispetto all’esercizio precedente ed equivalenti a 47 euro per ogni abitante.
“La soddisfazione per gli ottimi risultati del bilancio – sottolinea Livio Quaranta, presidente di Acda – viene offuscata dalla crisi idrica causata dai cambiamenti climatici e dall’impennata del carovita che stravolge le previsioni degli investimenti. Nelle prossime settimane rischiamo di andare in sofferenza rispetto all’approvvigionamento idrico e non possiamo sottovalutare la necessità di migliorare l’utilizzo proprio dell’acqua. La collettività deve farsi carico del contesto molto complesso in cui siamo precipitati, volgendo il massimo delle attenzioni al mantenimento di questo bene primario, indispensabile alla vita di ogni individuo ed a tutte le attività umane”.
Acda è infatti impegnata da una parte nell’azione che dovrà portare tutta la provincia alla gestione pubblica e al consolidamento di Cogesi. Ma dall’altra deve affrontare la crisi idrica di una stagione mai così secca. Due sono le mission su cui Acda concentrerà importanti risorse: la ricerca delle perdite, con conseguente recupero di migliaia di metri cubi d’acqua dispersa e di concerto con Cogesi e l’Egato provinciale una forte campagna di sensibilizzazione sull’uso responsabile dell’acqua idropotabile.