Cuneo – Gabriel Fede sembra un ragazzo come tutti gli altri, che aspetta di passare la maturità per iniziare un altro capitolo della sua vita. Però lo aspetta con tanta impazienza e un grande sogno nel cassetto, che lo rende un po’ diverso dai suoi coetanei. Gabriel infatti è una giovane promessa del ciclismo italiano, con un’infinita passione che gli ha trasmesso il padre Santino, parrucchiere, ciclista anche lui, che ha corso tra i Dilettanti.
Gabriel ha compiuto 19 anni lo scorso aprile e frequenta l’ultimo anno dell’Ipsia “Grandis” di Cuneo. Una volta data la maturità, è pronto per lasciare la sua casa di Santa Croce di Cervasca, in cui vive con la famiglia, per trasferirsi in Francia, dove correrà per la francese AG2R Citroen Under 23, formazione satellite del team di World Tour e che ha tra le sue fila i migliori atleti del ciclismo transalpino.
“Andrò a correre per la Primavera di questa squadra francese e quindi mi trasferirò a Chambery subito dopo l’esame – racconta -. È una buona opportunità per me e non vedo l’ora di iniziare questo nuovo percorso. Ho tanta voglia di fare bene”.
Gli esperti lo definiscono “corridore polivalente”, perché è forte su strada, perfetto nel ciclocross, bravo in pista. Ma a lui il ciclismo scorre nelle vene con il sangue e pedalare è semplicemente la più grande delle passioni, di cui non può fare a meno.
“Mi piace correre sempre. È la mia natura pedalare e non potrebbe essere diversamente. Sogno di andare fortissimo su strada, adoro le salite: più ce n’è meglio è per me”.
Del resto non poteva essere molto diversamente, perché la passione per la bicicletta è marchio di fabbrica di tutta la famiglia Fede. Anche la sorella maggiore, Nicole, di classe 2000, è una tra le più belle realtà del ciclismo femminile italiano: corre tra le Elite per la Guerciotti Development di Marco Baccin e finora ha collezionato tre importanti bronzi, nel Campionato italiano ciclocross U23 lo scorso gennaio, agli Italiani crono individuali del 2016 e agli Italiani giovanili su pista del 2015. Per Gabriel non è stato molto diverso.
Quando nasce questa tua grande passione?
Ho iniziato ad andare in bici da quando facevo l’asilo, e poi, appena ho potuto, ho fatto gare, nella categoria G1 a 7 anni. Di lì non ho mai smesso e la mia passione è sempre cresciuta: la bicicletta mi fa sentire libero.
Intanto, le soddisfazioni hanno iniziato ad arrivare: ha chiuso il 2021 con la GB Junior Team vincendo con gli juniores la Piasco-Montezemolo e la cronoscalata da Ornavasso alla Madonna del Boden, terzo agli Italiani di ciclocross a Lecce. Nel 2020 è stato convocato in Nazionale per la Coppa del Mondo di ciclocross a Tabor e nel 2019 si è classificato 2° al Campionato italiano di ciclocross. “Da quest’anno cambio squadra e categoria, cambieranno molte cose, ma ho tanti obiettivi da raggiungere e tante sfide che non vedo l’ora di affrontare.
Il tuo prossimo obiettivo?
Vincere una gara da Under 23 subito, al primo anno nella categoria. Purtroppo non farò il Giro Under 23, che avrà anche tre tappe nel cuneese, perché la mia squadra non parteciperà. Peccato, mi sarebbe piaciuto tornare a correre qui con la nuova maglia.
Hai dovuto affrontare molti sacrifici per arrivare fin qui?
No, non insormontabili. Certo qualcuno sì, ma fa parte del gioco e si possono assolutamente sopportare. Ad esempio, quando sei stanco ma devi allenarti subito dopo la scuola. Mettere insieme studio e allenamenti non è stato sempre facile. E poi rinunciare a uscire con gli amici per andare a dormire presto perché l’indomani devi alzarti per fare allenamento. Ci alleniamo tutti i giorni con un riposo a settimana, poi sabato e domenica le gare. Ma se è la tua passione non ti pesa.
Qual è, per il momento, il tuo sogno più grande?
Diventare professionista. È il mio sogno e il mio obiettivo. Ora correrò nella Primavera, ma poi, se va tutto bene e avrò buoni risultati, dopo qualche anno potrei passare professionista e andare a correre nella prima squadra.
Quanto devi di questa passione al tuo papà?
Tutto. È stato lui a trasmettermela e ad accompagnarmi in questo percorso, come è stato anche per mia sorella. Per questo sono molto contento anche per lui di andare a correre in questo importante team francese. È già un grande traguardo e una grande soddisfazione, anche se ora ce ne saranno sempre di nuovi e di più grandi. Ma gli devo molto e dargli questa prima piccola gioia ha significato già molto per me”.