Boves – Aveva effettuato quella corsa portando i due clienti dal “mercato delle uve” di Cuneo fino a Boves, ma al momento di pagare uno dei due clienti aveva strappato il tablet dal caricabatterie accanto al tassista e insieme all’altro se l’era data a gambe. Al tassista non era rimasto altro che denunciare il fatto accaduto intorno alla mezzanotte del 2 giugno 2019 e aspettare che la moderna tecnologia conducesse gli inquirenti ai due ladri. Grazie alla centrale radiotaxi, infatti, venne rintracciato il cellulare della persona che aveva prenotato il taxi, un giovane bovesano che, accusato di furto aggravato e insolvenza fraudolenta, aveva scelto il rito abbreviato e risarcito il tassista che aveva poi rimesso la querela. Per individuare l’altro passeggero invece è stato sufficiente seguire la traccia del Gps sul tablet in dotazione al taxi, che, come un piccolo Pollicino elettronico, aveva continuato a registrare gli spostamenti del tablet. A casa di J. M. i Carabinieri non trovarono il tablet, ma solo la sim poggiata in un posacenere. Il tassista aveva poi riconosciuto J. M. come il ragazzo che gli era seduto a fianco e che aveva rubato il tablet. Per il giovane bovesano accusato di furto con le aggravanti della violenza sulle cose, l’aver agito all’interno di un mezzo di trasporto e su cose esposte alla pubblica fede, l’accusa ha chiesto la condanna a due anni di reclusione e 1.000 euro di multa. Richiesta accolta dal giudice che ha condannato J. M. a otto mesi e 200 euro di multa.