Cuneo – Insultato e poi picchiato solo perché li aveva invitati a ridurre la velocità mentre guidavano in via Amedeo Rossi; è la disavventura capitata il 14 ottobre 2020 a un uomo di origini marocchine residente nella stretta via del centro storico di Cuneo che ha raccontato in aula al tribunale di Cuneo come mai era stato picchiato dai fratelli G. M. e G. B. che quel giorno percorrevano la strada a bordo di un furgone prestato da un amico. “La strada è stretta, le case affacciano direttamente sulla via senza marciapiede ed è pericoloso andare troppo forte in auto così quando li ho visti andare veloce gli ho detto che dovevano andare più piano”. A quel punto i due lo avrebbero prima insultato e poi, dopo essere scesi dal veicolo, mentre uno lo tratteneva per le braccia, l’altro gli dava un pugno in faccia. “Sono caduto a terra e loro hanno continuato a darmi calci sul corpo. Sono solo riuscito a fare una foto alla targa prima che mi rompessero il cellulare. A uno dei due erano cadute delle chiavi di un’Audi dalla tasca e le ho portate alla Polizia quando ho fatto denuncia”. Dalla targa gli inquirenti sono risaliti al proprietario del furgone e poi ai due fratelli che sono stati denunciati per lesioni. “Qualche giorno dopo – ha continuato l’uomo nel suo racconto – tramite dei vicini di casa che li conoscono, mi hanno chiesto scusa e mi hanno chiesto quanto volevo per ritirare la denuncia, ma io non volevo soldi, solo le scuse. Ho chiesto solo che mi ripagassero il cellulare che avevano rotto e mi fecero avere 130 euro”. Ottenute le scuse l’uomo ha quindi rimesso la querela e resta solo da sentire i due imputati prima della discussione finale che è stata rinviata al 9 febbraio 2023.