Con “Punto pieno” continua la saga familiare cominciata con “Caffè amaro” e proseguita con “Piano nobile”. Si raccontano le vicende della famiglia siciliana Sorci fino all’annuncio del tragico attentato di Capaci in cui persero la vita il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli uomini della sorta, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro e Vito Schifani.
Andrea Sorci uccide la sua domestica. L’omicidio viene insabbiato dal figlio illegittimo del barone Sorci, il potentissimo Peppe Vallo. Rico, nipote di Andrea, che sa ma non parla, è un uomo tormentato, deluso dalla Sicilia ferita del dopoguerra, e vive accanto a Rita, che ama e non può fare a meno di tradire.
Tre donne, le zie che i Sorci hanno ribattezzato “le tre sagge”, fondano nella sacrestia della chiesa dei Santi Scalzi il Circolo del Punto Pieno, dove ricamano corredini, tovaglie, lenzuola, asciugamani. Dalla nobildonna alla monaca di casa, alla prostituta, in un “tripudio febbrile delle dita” si dà forma a una sorta di adunanza femminile dove si discute, si commenta, ci si consola, si offre una speranza di cambiamento e si rammendano traumi sociali e familiari.
È una nuova “sorellanza” basata su una “separazione dal mondo fuori che solo le donne, quando sono insieme, riescono a creare e a difendere”. E la tensione positiva dei movimenti a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta si scontra con le contraddizioni dell’isola.
Il romanzo è un appassionante ricamo di omicidi, ossessioni, amori, violenze della Sicilia uscita martoriata dalla seconda guerra mondiale e pronta a patire, protagonista e vittima, altre guerre.
Punto pieno
di Simonetta Agnello Hornby
Feltrinelli
19 euro