Alba – “Silenzio e riflessione: sono queste sono le parole che animano le opere di Giacomo Soffiantino e che le opere stesse richiedono a coloro che si fermano ad osservarle. Ed è proprio oggi, dove il silenzio e la riflessione paiono atteggiamenti del tutto lontani, superflui, in contrasto con la frenesia e i ritmi sempre più veloci che la società ci impone, che Giacomo Soffiantino ci ricorda l’importanza di meditare sulla natura, in tutte le sue forme e le sue espressioni, attraverso il medium indefinitamente misterioso dell’arte”. Così Francesco De Bartolomeis, amico e grande conoscitore dell’artista descriveva l’opera di Giacomo Soffiantino, morto nel 2013 e che ha rappresentato una delle figure che maggiormente ha segnato la scena artistica piemontese e italiana dalla seconda metà del ‘900 ai primi anni 2000.
Ora alla Fondazione Ferrero da sabato 7 maggio al 30 giugno è esposta “Soffiantino. Tra oggetto e indefinito” una mostra a cura di Luca Beatrice, Michele Bramante e Adriano Olivieri. La mostra è pensata con un ritmo biografico e tematico, costituisce la più ampia ed esaustiva ricognizione storico-espositiva mai dedicata all’opera e alla vita di Giacomo Soffiantino. Il percorso espositivo si articola in sette sezioni che ricostruiscono doviziosamente l’agire artistico di Soffiantino attraverso una selezione di oltre 50 opere, dagli esordi, caratterizzati da un approccio aniconico-informale nutrito da influenze internazionali, passando poi per la sensibilità “naturalistica” delle opere mature sino agli esiti più recenti degli anni Dieci del Duemila. Ingresso gratuito ore 15/18.