Venerdì 6 maggio il liceo Silvio Pellico di Cuneo si illuminerà per l’ottava edizione della Notte nazionale del Liceo Classico. A partire dalle 18 e fino alle 22, le aule saranno riaperte al pubblico per intrattenere e far conoscere alla comunità il percorso di studi. L’edizione, intitolata “È di nuovo…Notte del Liceo Classico”, prevederà interventi di professori, interviste, pièce teatrali, intermezzi musicali e laboratori di lingue (francese, inglese, arte, greco). Tutto il programma è consultabile presso il portale del liceo classico e scientifico Peano-Pellico di Cuneo.
Dopo l’edizione a distanza del 2021, l’evento è pensato anche per essere un segnale di ripresa degli eventi del mondo della cultura, che per sua natura è conviviale e partecipativo. L’ingresso alla Notte infatti sarà gratuito e senza obbligo di prenotazione.
L’organizzazione della serata è affidata, come tutti gli anni, in primo luogo agli studenti di ogni anno e indirizzo, che nei mesi scorsi hanno collaborato tra di loro e con i professori per la realizzazione delle varie proposte, che sono il frutto della rielaborazione di quanto appreso sui libri. Per alunni e insegnanti questo metodo di lavoro è una possibilità di attualizzare il sapere classico, rendendolo fruibile e trasformandolo in uno specchio di capacità e interessi che non sempre riescono ad emergere nelle forme istituzionali. Ne sono un esempio il divertissement di Anna Falco “Parole parlanti” o il laboratorio di letteratura greca “Ἰλιάς” in programma, rispettivamente, in aula Magna e in aula 6.
Anche per le opportunità creative questo evento è una perla rara che offre benefici al sistema scolastico nel suo complesso. Ne è convinta Anna Fino, studentessa di 4alfa e rappresentante di istituto, che commenta: “La Notte del liceo è un ottimo momento di aggregazione per diversi gruppi di persone. Prima di tutto per i ragazzi di terza media e i loro genitori, che vogliono capire meglio che cosa si studia al classico, senza stereotipi; ma poi è importante anche per noi studenti: momenti come questo ci aiutano a capire che il nostro percorso non è solo stare seduti a tradurre greco e latino, ma produrre arte, dialogare, partecipare. La Notte è prima di tutto questo: un momento intergenerazionale pensato per abbattere i pregiudizi e condividere cultura, non solo classica.”