Si parla anche nell’apposita Commissione istituita in Comune, del futuro della centralissima area del Santa Croce che non può e non deve essere lasciata al degrado e all’abbandono una volta trasferito l’ospedale nel nuovo nosocomio che sorgerà intorno al Carle di Confreria. Ma l’ospedale sarà davvero trasferito?
La domanda torna d’attualità, perché al di là delle roboanti promesse della Regione Piemonte nulla ufficialmente si è ancora mosso. La direzione del Santa Croce e Carle ha dato ampiamente il suo contributo clinico-organizzativo alla prima fase dello studio di progettazione di un’ipotesi di cosa servirebbe a Cuneo per un nuovo ospedale, ma dopo mesi la Regione non ha fatto passi ufficiali. L’unico è quello di inserire Cuneo e Savigliano tra i progetti ospedalieri futuri nella programmazione edilizia sanitaria regionale.
Ma di cronoprogrammi necessari, di bandi e soprattutto di stanziamento reale di fondi per partire con la progettazione ufficiale non c’è neppure l’ombra.
“Non sappiamo più nulla – spiega il sindaco Federico Borgna – la Regione è immobile e oltre alle indicazioni anche di aprire a un possibile progetto pubblico-privato non ha fatto più nulla. Di fondi per la progettazione o almeno di indicazioni all’Aso Santa Croce di cercare tra il suo bilancio, fondi per la gara di progettazione non ce ne sono”.
Tutto fermo per ora. Giovedì 27 gennaio scorso allo Spazio Incontri della Fondazione Crc a Cuneo era stato presentato una sorta di studio preliminare dei due nuovi ospedali della provincia. L’assessore regionale Luigi Genesio Icardi aveva garantito soldi, progetti e soprattutto il cronoprogramma per far sì di avere operativo, come annunciato, il nuovo Santa Croce al Carle in cinque anni.
“I soldi ci sono e sono sicuri, quelli dell’Inail, 310 milioni per Cuneo – aveva detto Icardi rispondendo alla polemica mossa sulle risorse non certe – ma teniamo aperte anche altre strade di finanziamento per trovare le fonti che garantiscano più rapidità di azione. Entro cinque anni vogliamo i nuovi ospedali e da oggi attueremo il cronoprogramma dettagliato per arrivarci. Da domani possono e devono partire i bandi di gara per la progettazione”.
Sono passati più di tre mesi e quel domani non è ancora arrivato.