Mondovì -Sarà inaugurata oggi, mercoledì 27 aprile, alle 17, la mostra “Le terre di Paolo Spinoglio e le parole di Beppe Fenoglio – Langhe e resistenza” curata da Ermanno Tedeschi in collaborazione con Christiana Fissore e allestita presso il Momuc – Museo della Ceramica di Mondovì. La mostra sarà visitabile fino al 31 luglio, venerdì e sabato 15-18 e domenica 10-18 (info: iatmondovi@visitcuneese.it o 0174-330358 int.1).
In occasione del centenario della nascita dello scrittore Beppe Fenoglio e del ventennale della scomparsa dello scultore Paolo Spinoglio, il progetto vuole far conoscere al pubblico la storia di un territorio attraverso due esponenti della cultura piemontese, che hanno trattato temi comuni, come il territorio delle Langhe e gli esseri umani durante la guerra, con due tipi di approcci molto diversi seppur in qualche modo simili. L’idea nasce da una scultura dedicata a Beppe Fenoglio realizzata per il Comune di Mango da Paolo Spinoglio nel 1993.
In collaborazione con l’Associazione Acribia e l’Associazione Paolo Spinoglio sarà organizzata una mostra suddivisa in due sedi a Mondovì: al Museo della Ceramica e presso Liber, nuovo polo culturale che comprende anche il Museo della Stampa. L’artista ha realizzato opere scultoree e opere grafiche, che saranno esposte nei due spazi espositivi, in modo da creare un collegamento con ognuna delle sedi che le ospita: sculture in terracotta presso il Museo della Ceramica e disegni presso il Museo della Stampa. Il trait d’union è la terra: quella usata da Paolo Spinoglio per le sue sculture e quella descritta nei suoi lavori e nelle parole di Fenoglio. I soggetti rappresentati sono legati al tema agricolo e collinare: saranno esposte sculture e disegni dei mestieri e dei 12 mesi, un chiaro omaggio a Benedetto Antelami, scultore del “Ciclo dei mesi” per il Battistero di Parma e, in parallelo, saranno allestite opere legate al tema della guerra, dei partigiani, delle fucilazioni, delle esplosioni. “Mai come oggi, nel difficile contesto in cui stiamo vivendo, descrivere il mondo dell’agricoltura in Langa – spiega il curatore Ermanno Tedeschi – e quello della Resistenza ai giovani è fondamentale per conoscere le proprie terre e le proprie radici e per portare avanti una Memoria, che pian piano ha bisogno di nuovi testimoni per essere tramandata. Niente come la terra, sia essa plasmata e cotta, che descritta a parole, può raccontare, soprattutto ai ragazzi, un mondo che non c’è più e che non dovrebbero mai dimenticare”.
L’iniziativa vuole unire e legare gli eventi organizzati da vari soggetti e varie discipline, proponendo un’interdisciplinarità trasversale, che unisca musei, artisti, fondazioni e associazioni. L’Associazione culturale Gli Spigolatori di Mondovì organizzerà una serie di appuntamenti legati al tema fenogliano. Sabato 11 giugno al Momuc si terrà un convegno dal titolo “Beppe Fenoglio: lo scrittore, il testimone, l’uomo”, a cui prenderanno parte tra gli altri Pierluigi Vaccaro, direttore della Fondazione Cesare Pavese, e Bianca Roagna, direttrice del Centro Studi Beppe Fenoglio. Con la collaborazione della Società Dante Alighieri – Comitato di Mondovì si terrà una giornata di studi Lampus e Johnny: Fenoglio ed il “monregalese” Enrico Martini Mauri. Studiosi interverranno per descrivere il collegamento tra monregalese e Fenoglio tramite il comandante del Gruppo Divisioni Alpi degli Autonomi, Enrico Martini Mauri, il Lampus dell’opera fenogliana, che frequentò il Liceo Classico Beccaria a Mondovì. Canzon&teatro, in collaborazione con la Società Dante Alighieri – Comitato di Mondovì realizzerà lo spettacolo Il partigiano over the rainbow, Beppe Fenoglio, le parole e la musica. E ancora la sezione Ana di Mondovì con il piccolo museo ubicato nella stazione di valle della funicolare e dedicato al 1° Reggimento Alpini, collaborerà all’iniziativa aggiungendo un tassello storico a ricordo dei tanti ragazzi che non tornarono dalle folli guerre del secolo scorso.