Cuneo – Pro Natura Cuneo e le associazioni nazionali Legambiente, Federazione Nazionale Pro Natura, Italia Nostra hanno presentato ricorso al Tar Piemonte contro la variante parziale n. 31 al Piano regolatore approvata a inizio anno dal consiglio comunale di Cuneo.
“La delibera – scrivono i presidenti delle associazioni ambientaliste, Bruno Piacenza, Domenico Sanino e Alberto Collidà – ha recepito integralmente la proposta della Giunta, un provvedimento corposo comportante ben 51 modifiche al vigente Piano Regolatore, alcune di scarsa rilevanza, altre, in particolare le modifiche n 30 e n. 32, di entità tale da richiedere, secondo quando segnalato dall’Arpa, l’assoggettamento della variante alla Vas (Valutazione Ambientale Strategica). La modifica n. 30 riguarda l’area ex Enel di corso Francia (cambio di destinazione da “Ambito tecnologico, sportivo privato ad uso pubblico” in “Ambito di riqualificazione a destinazione terziaria”, su una superficie di circa 56000 mq, nella foto un’immagine cartografica); la n. 32 interessa l’area prossima al centro commerciale ex Auchan (oggi Conad), per la realizzazione di un grande centro sportivo polivalente privato a valenza extra comunale di 77.000 mq (cambio di destinazione da “Tessuto Agricolo Periurbano” ad “Ambito Polifunzionale Integrato”)”.
“Le associazioni contestano la scelta dell’amministrazione comunale di non procedere alla Vas e concordano con il parere dell’Arpa sul notevole e inaccettabile consumo di suolo, sull’incremento del traffico veicolare che le nuove realizzazioni comporteranno, nonché sul fatto che il vigente Prgc già prevede una “Città dello Sport”, per cui risulta superfluo realizzarne una nuova nell’area ex Auchan. Altri punti importanti, segnalati nel ricorso: un incremento di altezza degli edifici previsti, per quanto riguarda la modifica n. 32 e il mancato recepimento dell’osservazione dell’Arpa sulla necessità di valutare lo stato di qualità del suolo per l’area ex Enel, al fine di escludere la presenza di contaminanti chimici pericolosi e persistenti legati alla possibile presenza, in passato, di trasformatori elettrici”.
Nel ricorso viene contestato anche il carattere di “Variante Parziale”, in quanto, secondo le associazioni ricorrenti, “a motivo dell’entità delle trasformazioni e della valenza extracomunale dei nuovi insediamenti (in particolare il Centro Sportivo Polivalente) si violerebbero (art. 17 Legge regionale n. 56/1977 e smi) le condizioni poste perché la variante sia considerata “Parziale”. Inoltre vengono fatte rilevare anche le osservazioni critiche espresse dalla Provincia in merito alla viabilità di accesso al nuovo insediamento sportivo. In conclusione, le Associazioni ambientaliste hanno chiesto al Tar regionale la sospensione dell’efficacia del provvedimento in oggetto, sostenendo l’illegittimità della delibera del consiglio comunale di Cuneo”.