Caraglio – Si è aperto al tribunale di Cuneo il processo su alcune presunte irregolarità nella gestione della cooperativa Valentina che gestisce strutture di assistenza sul territorio di Caraglio.
Al presidente del consiglio di amministrazione P.L.G. e alle due amministratrici R.R. e C.S. viene contestato di aver fatturato all’Asl CN 1 e al Consorzio socio Assistenziale del Cuneee, più ore lavorative di quante effettivamente svolte dai suoi operatori nei due bienni 2017/ 2018 e 2019/2020, per la gestione della Comunità Socio Assistenziale per disabili gravi di Caraglio.
L’accusa contesta alla cooperativa di aver fatturato complessivamente circa 107.000 euro di compensi non dovuti, di cui 72.000 circa ai danni della Asl e 34.000 circa ai danni del Consorzio.
Al presidente P.L.G. e al consigliere R.R. viene contesta anche l’infedeltà patrimoniale perché avrebbero deliberato la stipula di un contratto di affitto con una società riconducibile proprio al presidente.
La denuncia era venuta da uno dei soci che di quell’assemblea del novembre del 2016 non avrebbe ricevuto alcuna comunicazione e che ha scelto di costituirsi parte civile nel processo appena iniziato. La sua ammissione al processo come parte offesa è stata discussa nel corso della prima udienza, durante la quale la difesa ha contestato l’ammissione del socio come parte civile, relativamente alla tardività della querela, per l’inesistenza di un effettivo danno patrimoniale del socio e per la presenza di una clausola arbitrale nello statuto della cooperativa in base alla quale spettava ad un arbitrato la soluzione di qualsiasi controversia sorta all’interno della cooperativa; una clausola che però escludeva le questioni penali in cui fosse prevista la presenza di un pubblico ministero ed è per questo che il collegio dei giudici ha ammesso la costituzione di parte civile. Il 7 dicembre verranno ascoltati i primi testi di un processo molto tecnico in cui dovranno essere verificati tutti i contratti di lavoro e le ore effettivamente svolte dai lavoratori.