Cuneo – “Heimat – Oltre il nome”: è lo spettacolo, proposto dall’Accademia teatrale Giovanni Toselli con la regia di Chiara Giordanengo, per celebrare l’anniversario della Liberazione a Cuneo. Andrà in scena nella serata di oggi (lunedì 25 aprile) alle 21 sul palco del teatro Toselli. Racconta la storia degli ebrei “stranieri” deportati dal campo di Borgo San Dalmazzo. Una vicenda che, anche alla luce di ciò che sta accadendo in un’epoca in cui pensavamo che le guerre vicine a noi potessero essere materia solo dei libri di storia, fa riflettere. È una delle tragedie della deportazione che racconta di occhi sgranati su paure e torture, scheletri di fame e stenti in grado di vivere solo immaginando il ritorno. La sceneggiatura è tratta dal libro-ricerca “Oltre il nome” di Adriana Muncinelli ed Elena Fallo.
“Il tempo cancella anche i ricordi, perché, se non fosse così, sarebbe difficile camminare spensierati sugli stessi sentieri che furono percorsi 70 anni fa da persone in fuga – spiegano dall’Accademia -. I Paesi di provenienza dei deportati erano così lontani che alcuni hanno addirittura cambiato nome o sono scomparsi dalle carte geografiche, come la Bessarabia, la Galizia o Bucovia. La maggior parte arrivavano dalla Russia e dal centro dell’Europa. Le loro prime soste furono nelle nazioni in cui il nazismo ancora non era riuscito ad arrivare: Olanda, Belgio, Francia. In tanti, nel momento in cui la piaga del razzismo ha iniziato ad allargarsi, hanno creduto che l’Italia potesse essere un punto sicuro da cui partire per raggiungere la salvezza. Hanno cercato di valicare le Alpi a piedi per mettersi in salvo, ma di 700 solo la metà è riuscita a salvarsi” (per informazioni: tel. 0171-444812).