Quest’anno arriviamo a Pasqua con meno restrizioni per la pandemia, seppur con grande prudenza. Ma ci ritroviamo preoccupati e increduli per tutto ciò che sta capitando nell’est dell’Europa con la guerra in corso. Perché tanto odio e tanto sangue che scorre su tutti i fronti? Eppure non è l’unico conflitto armato nel mondo; pare vi siano altre trenta guerre.
Dai Vangeli cogliamo l’annuncio della Pasqua e, nel linguaggio delle apparizioni, il Risorto esordisce sempre con l’augurio “Pace a voi!”. Sono parole che vogliamo scolpire in noi e non cessare mai di pregare per la Pace.
Sono convinto che, seppur essenziale, non è l’unica cosa che possiamo fare.
Costruiamo pace nella Chiesa: ci possono essere sensibilità diverse, ma facciamo parte dell’unico corpo voluto dal Signore.
Costruiamo pace nell’ambiente sociale in cui siamo inseriti. Non possiamo esimerci dal lavorare in rete con tante realtà che cercano il bene comune.
Costruiamo pace nelle nostre case. Spesso vi sono divisioni che hanno origine nell’uso delle cose o nella spartizione di eredità. Il dialogo è sempre necessario affinché si guardi nella stessa direzione. Sempre il dialogo porta al perdono.
Costruiamo pace nell’educazione dei nostri bimbi. Non permettiamo che giochino alla guerra o con strumenti elettronici che simulano scontri armati e uccisioni. Costruiamo pace nei nostri cuori mettendo da parte rancori e invidie. A volte si tratta di fare il primo passo verso la distensione con chi ci ha offesi o ha avuto qualcosa contro di noi.
Costruiamo pace accogliendo coloro che sono fuggiti da situazioni terribili segnate da mancanza di sicurezza.
È bello constatare iniziative diverse nell’accogliere ucraini che hanno dovuto lasciare tutto. Non ci sono solo loro: tanti altri nostri fratelli di svariate nazionalità ci chiedono la stessa cosa.
L’augurio di “Buona Pasqua” è autentico se siamo capaci di dipingere la nostra vita con i colori della fraternità, della riconciliazione, della speranza e dell’amore.
Buona Pasqua a tutti!
Monsignor Piero Delbosco
vescovo di Cuneo e di Fossano