Elva – Saranno celebrati domani, sabato 16 aprile, alle 15 nella chiesa parrocchiale di Elva, i funerali di Antonio Pasero, l’ultimo “caviè” di Elva.
Classe 1927, nato a Torino ma originario di Elva, malgrado un diploma di contabile in tasca Pasero dedicò la vita all’antico mestiere di raccoglitore di capelli, diffuso tra gli elvesi fino agli anni Cinquanta del Novecento. Per integrare la magra economia montana, infatti, nei secoli passati gli elvesi si erano inventati un’attività tanto inconsueta quanto geniale. “Lhi Pelassiers” (in occitano) o “caviè” (in piemontese) partivano dall’alta Valle Maira all’inizio dell’autunno, quando i lavori agricoli erano ormai terminati, e raggiungevano la Lombardia e il Veneto per acquistare i capelli dalle donne disposte a cederli in cambio di qualche lira o di un pezzo di stoffa. Terminata la raccolta, i “pelassiers” tornavano ad Elva, dove le chiome comprate venivano lavate, pettinate, suddivise per lunghezza e colore e poi rivendute in Europa e in America per il confezionamento delle parrucche indossate dai lord inglesi, dalle dame aristocratiche, dai magistrati, dalle attrici di cinema o teatro.
Ultimo testimone di quel mondo ormai lontano, Pasero è morto nella sua casa di Borgata Serre giovedì 14 aprile.