Cuneo– 343 impianti gestiti su un territorio di 105 Comuni; 15.500.000 kWh di energia elettrica consumati; 16.000 tonnellate di fanghi liquidi prodotti dai trattamenti depurativi e conferiti ai depuratori; 6.215 tonnellate di fanghi disidratati avviati al recupero per produrre compost. Sono questi i numeri dell’attività svolta nel 2021 dall’Acda, l’Azienda cunese dell’acqua, sul fronte del servizio di depurazione.
L’Acda gestisce il servizio di fognatura e depurazione nel territorio di 105 Comuni, ove sono presenti 343 impianti, di cui 19 di grandi dimensioni (>2000 AE – Abitanti Equivalenti), 62 di dimensioni più piccole (<2000 AE) e 262 con trattamenti primari (fosse Imhoff).
I fanghi liquidi – che sono il prodotto dei trattamenti depurativi – ammontano a circa 16.000 tonnellate e vengono conferiti principalmente nel depuratore di Cuneo. Qui, e negli impianti di Busca, Centallo, Ceva e Garessio, vengono disidratati per mezzo di centrifughe. I fanghi disidratati prodotti nel 2021 sono pari a 6.215 tonnellate e vengono avviati a recupero tramite una società terza per produrre compost. Con questo sistema si attua concretamente un’economia verde circolare.
Tra le azioni di manutenzione programmata, è stata eseguita la pulizia di 100 fosse Imhoff.
Dal punto di vista energetico, gli impianti di depurazione (comprese le stazioni di sollevamento per la fognatura) consumano il 65% del totale dell’energia impiegata da Acda: nel 2021 circa 15.500.000 kWh, pari al consumo medio di oltre 5.000 famiglie. Il depuratore di Cuneo è l’impianto più grande (185.000 AE) e da solo assorbe il 44% dell’energia usata da tutti i depuratori e stazioni di sollevamento. Acda da tempo ha avviato iniziative sia per ridurre i consumi con interventi di efficienza energetica sia per produrre energia da fonti rinnovabili. Attualmente l’8% dell’energia consumata è generata grazie all’energia del sole (fotovoltaico) e del biogas prodotto dallo stesso impianto.
A Cuneo e a Garessio vengono conferiti anche altri rifiuti quali quelli prodotti dalla pulizia delle acque di scarico e dai fanghi delle fosse settiche. Lo smaltimento di quest’ultimo rifiuto è un importante servizio offerto alla comunità, soprattutto laddove non è presente la fognatura.
Per quanto riguarda la gestione degli impianti, nel 2021 sono stati emessi 1.170 rapporti di prova per i reflui e 1.069 campioni sui fanghi (misurando oltre 11.000 parametri) per garantire l’affidabilità e la sicurezza per l’ambiente. In caso di analisi “non conformi” rispetto ai limiti imposti dalle normative ambientali, i protocolli di Acda impongono, a seconda dei valori riscontrati, una verifica immediata da telecontrollo dei parametri di processo e della funzionalità delle apparecchiature, un intervento sull’impianto anche da remoto e la programmazione di un nuovo prelievo. Questa procedura ha portato ad una riduzione delle “non conformità” dal 6,9% delle analisi del 2019 al 2,5% del 2021.