Boves – Scuola di Pace e “Cuori di Pace” propongono martedì 12 aprile alle 20.45 all’Auditorium Borelli, la serata “Elezioni per un nuovo governo”. L’incontro si propone di presentare il progetto che la Scuola sta portando avanti da alcuni mesi con un gruppo di adolescenti. “Cuori di Pace” è infatti composto da circa 40 giovani che sin da subito hanno “sposato” il percorso intrapreso dall’istituzione bovesana sotto la guida della coordinatrice Alessandra Liberio.
L’originalità del titolo della serata è per suscitare curiosità, una curiosità che verrà soddisfatta solo partecipando all’incontro. Si intuisce però che la parola “governo” vada oltre il semplice significato politico.
“L’idea nasce da questo gruppo di giovani – commenta la Liberio – che, incuriositi dal ruolo della Scuola sul territorio, hanno incominciato a interessarsi al suo “funzionamento”. E’ nato un lavoro legato alle tematiche della Pace e si è creata una bella sinergia fra ragazzi e Scuola. In questi frangenti è emersa la voglia dei ragazzi di esprimersi e portare un messaggio forte di presenza ed interesse, a maggior ragione alla luce degli accadimenti che stanno sconvolgendo il mondo. Esprimersi con la volontà di essere ascoltati dal mondo adulto che, probabilmente, conosce poco le dinamiche giovanili. Il forte legame fra la Scuola e Cuori di Pace è segno che c’è interesse da parte del mondo adulto di colmare questo “gap” e comprendere il pensiero dei ragazzi. Il messaggio della pace è infatti utile ed educativo per tutti e raggiunge il suo obiettivo se permette di creare dialogo, confronto e interazione”.
Se nessuna anticipazione viene data sullo svolgimento della serata, si percepisce però la richiesta dei ragazzi di far sentire la propria voce. Una presa di coraggio utile a farli esprimere, a stimolarne la riflessione e a lavorare su di sé.
“L’obiettivo – conclude la coordinatrice – è quello di creare un dialogo intergenerazionale, offrendo a ciascun interprete la possibilità di mettersi in gioco in prima persona. Rifacendoci al principio fondante della Scuola ,voluta nel 1983 dal sindaco Piergiorgio Peano, ciascuno può diventare, coltivando valori e talenti, operatore di pace. Per fare ciò occorre però vivere la pace nel quotidiano cominciando dal cambiamento personale. Un percorso che parte quindi dall’”io” per poi raggiungere il “noi” della comunità”.
