Alba – Sono 62 le strutture di ospitalità, tra ristoranti, alberghi, rifugi, bed & breakfast della provincia di Cuneo che hanno ricevuto la nuova certificazione Ospitalità Italiana. Un po’ in tutta la Granda dal Cuneese alle Langhe, dalla montagna alla pianura. Sono state premiate ieri pomeriggio, lunedì 4 aprile, ad Alba nella chiesa di San Domenico.
Il progetto Ospitalità Italiana, promosso dal sistema camerale sin dal 1997 con il supporto e la collaborazione di Unioncamere e Isnart (Istituto Nazionale Ricerche Turistiche), continua a offrire agli operatori turistico-ricettivi l’opportunità di incrementare la qualità dei propri servizi. Il sistema di “valorizzazione a rete” è oggi presente sia a livello nazionale, con oltre 6.500 strutture ricettive e ristorative contrassegnate dal Marchio di Qualità sia all’estero con più di 2.200 ristoranti italiani certificati che sono diventati gli ambasciatori nel mondo della cucina e dei prodotti di eccellenza Made in Italy. Nato come processo di certificazione per rilevare la qualità del servizio nel settore turistico e della ristorazione, Ospitalità italiana si sta trasformando in un vero e proprio hub in grado di fornire alle imprese turistiche un percorso volto a migliorare le loro performance in termini di posizionamento e di mercato. Quest’anno il Marchio si è dato una nuova veste.Gli indicatori consentono di verificare sia se l’azienda possiede i requisiti minimi per ottenere la certificazione sia l’analisi del livello in cui si attesta in 4 aree di indagine: qualità del servizio, promozione del territorio, identità e notorietà. La qualità del servizio esprime il livello di qualità offerto dalle strutture turistiche, la promozione del territorio la capacità di connettere il cliente con il territorio in cui è localizzata, l’identità incrocia la coerenza tra l’offerta dichiarata dalla struttura e quella realmente fruita dalla clientela e la notorietà esprime il livello di gradimento della struttura da parte della clientela, attraverso una rilevazione multicanale che va dai social alle guide.
Sulla base del punteggio ottenuto durante la visita di valutazione, la performance della struttura è contrassegnata graficamente da una, due o tre corone e, nel caso in cui sia particolarmente attenta alla sostenibilità ambientale sarà certificata come struttura Green, a impatto sostenibile sul territorio sul quale è insediata.
“Questa certificazione, con le novità che la caratterizzano, deve essere vista come uno stimolo per tutti gli operatori dell’Ospitalità e della ristorazione per adeguarsi alle richieste di una domanda in continuo divenire e in rapido mutamento – sottolinea Giorgio Chiesa, presidente della Commissione provinciale di valutazione del marchio Ospitalità Italiana -. Il Covid ha accelerato questa esigenza di cambiamento e le strutture che abbiamo premiato oggi hanno saputo rispondere a questa domanda e saranno seguite nel futuro prossimo da tanti altri professionisti dell’accoglienza del nostro territorio, capaci di individuare e soddisfare bisogni e aspettative dell’ospite”.
Nel corso della cerimonia sha svolto una riflessione intitolata “A braccia aperte” il fondatore di Eataly, Oscar Farinetti.
Sotto l’elenco di tutti i premiati.