Cuneo – Nonostante sia stato fortemente influenzato dalla pandemia, con periodi di chiusura alternati ad altri di apertura, l’anno 2021 è stato per il Cuneese un periodo positivo dal punto di vista turistico: i dati confermano un +17,8% negli arrivi e +5,5% nelle presenze. “Nel 2021 abbiamo inoltre constatato una crescita generale della qualità dell’offerta ricettiva, registrando ottime recensioni online (dato rilevato oggettivamente dall’Osservatorio Turistico Regionale) sia per quanto riguarda la ricettività sia per i servizi annessi. Ottimo, dunque, il sentiment generato nei confronti della destinazione turistica cuneese (ben 89,9/100) che guadagna sempre maggiore visibilità e credibilità nel panorama internazionale”. commenta il Presidente dell’Atl del Cuneese, Mauro Bernardi.
La crescita più contenuta nel 2021 rispetto ad altre aree piemontesi è dovuta sia all’ottima performance del 2020, quando il Cuneese era stata la zona che meglio aveva contrastato l’impatto della pandemia (-39% di arrivi nel Cuneese contro il -56% del territorio regionale), sia a difficoltà oggettive che non dipendono né dalla vivacità del territorio né dalle azioni promozionali dell’Atl. Un elemento che ha impattato negativamente sulla ripresa della montagna è stata la chiusura degli impianti sciistici nei primi mesi del 2021 (a fronte di un ottimo innevamento naturale) e la relativa cancellazione di tutte le settimane bianche: il dato negativo è stato pesantissimo in questi mesi con punte oltre il -75% rispetto al 2020. Altro elemento non secondario è stato la chiusura del Tunnel di Tenda a seguito della tempesta Alex che ha generato enormi difficoltà di collegamento con la Francia, importante mercato turistico per tutto il Cuneese. Fanno ben sperare i dati rilevati sui canali delle Olta, vale a dire le previsioni e le prenotazioni attualmente in essere per la primavera e per l’estate 2022.
“Stiamo lavorando alacremente per far sì che le strutture ricettive utilizzino con maggiore regolarità la piattaforma regionale per dichiarare i dati sui flussi turistici. – precisa il Direttore dell’Atl del Cuneese Daniela Salvestrin. È infatti in base a questi dati che vengono calcolati i fondi che potranno essere utilizzati per la promozione del territorio e in questo momento c’è ancora una importante percentuale di strutture ricettive che non utilizza questo strumento. Ricordiamo che i dati delle singole strutture ricettive non possono essere resi noti in nessun modo perché sono coperti da segreto statistico ed è quindi doveroso l’impegno di tutti per far emergere quei dati che per vari motivi risultano ancora non dichiarati e che ci potrebbero aiutare a portare avanti azioni promozionali sempre più efficaci.”