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Lunedì 23 dicembre 2024

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Borgo, un parco fotovoltaico da 5 megawatt nell’area ex Italcementi

Primo via libera del consiglio comunale al progetto presentato da Italgen spa

La Guida - Borgo, un parco fotovoltaico da 5 megawatt nell’area ex Italcementi

Borgo San Dalmazzo – Un grande impianto per la produzione di energia elettrica da fonte solare tramite pannelli fotovoltaici.

L’idea è della società Italgen che vorrebbe realizzarlo sui terreni di sua proprietà: ha a disposizione 85.500 mq. a valle del cementificio ex Italcementi, acquisiti nel 2002, ad oggi completamente inutilizzati. L’impianto avrebbe una potenza di 5 megawatt.

Il progetto è stato illustrato ieri sera (mercoledì 23 marzo) ai consiglieri comunali dai vertici della società. Per completare l’iter autorizzativo serviranno 12 mesi e altri 3 o 4 per la costruzione.

Per permettere la realizzazione del parco fotovoltaico è necessaria però una specifica variante al Piano Regolatore, in quanto l’area è attualmente classificata come non idonea perché soggetta al rischio di esondazioni del corso del Gesso che scorre a ridosso. L’Italgen ha presentato lo studio redatto da un consulente di parte che escluderebbe la consistenza di tali rischi.

In cambio dell’autorizzazione, l’Italgen si impegna a cedere gratuitamente al Comune il 30% dell’area (25.500 mq.) per la realizzazione di un grande parco verde. Inoltre verserà la somma una tantum di 90.000 euro da impiegare per opere pubbliche.

Nel corso della seduta del 23 marzo è arrivato il primo via libera al progetto. Il consiglio comunale ha infatti approvato a grande maggioranza (al termine di un acceso dibattito) l’accordo programmatico preliminare che dà il via all’iter realizzativo, anche se serviranno ancora ulteriori passaggi.

A favore hanno votato 9 consiglieri di maggioranza e 4 di minoranza. Voto contrario invece dagli ex assessori Mauro Fantino e Roberta Robbione.

Mauro Fantino ha parlato di progetto monco: “Manca un’idea complessiva sulla riqualificazione dell’intera area ex Italcementi, perché resta fuori tutta la parte occupata dall’ex cementificio (oggi di proprietà della società tedesca Heidelberg, ndr). La questione idro-geologica deve essere approfondita, serve una relazione che non sia di parte. Cosa è cambiato rispetto a 15 anni fa quando l’area venne definita come area a pericolosità elevata e molto elevata? La ricaduta in termini occupazionali sarà minima. C’è inoltre il problema dell’impatto visivo: è vero che è prevista una siepe di mascheramento a fianco della camionabile (quella che collega l’ex Italcementi all’area del cimitero, passando a fianco della ferrovia, ndr), ma rimarrà l’impatto visivo dall’alto”.

Molto critico Fantino sulle compensazioni previste. “Italgen cederà al Comune la fascia lungo il torrente, quella più a rischio. Meglio sarebbe per il Comune avere la parte che fiancheggia la camionabile. Rischiamo di creare per il Comune un problema grosso, perché dovrà farsi carico della realizzazione di una scogliera protettiva lunga 350 metri, che potrebbe costare 3,5 milioni di euro. Quanto ai 90.000 euro sono una cifra troppo bassa”.

Anche per l’ex vice sindaca Roberta Robbione i 90.000 euro di compensazione sono troppo pochi. “Sono meno dell’1% dei ricavi che Italgen potrà realizzare nell’arco di 20 anni. Inoltre: non è specificato qual è interesse per la collettività. L’energia elettrica sarà ceduta a prezzi di favore ai cittadini di Borgo? Ancora: bisogna che la realizzazione dell’area verde attrezzata e la relativa manutenzione siano a carico dell’Italgen. Che fine faranno i pannelli fotovoltaici, una volta esaurita la loro vita? Sul rischio idrogeologico serve una controperizia. Manca anche un atto di impegno dell’Italgen che rinunci a rivalersi per eventuali danni futuri”.

Da Piermario Giordano è arrivato un intervento di stampo prettamente politico, in cui ha evidenziato le difficoltà e le divisioni della maggioranza. Per Francesco Papalia, capogruppo della maggioranza, “è arrivata l’ora di dare un segnale, perché ce lo chiede il clima, dobbiamo fare qualcosa senza troppi sofismi”.

Favorevole il capogruppo di minoranza Marco Bona, ma con alcuni distinguo: “Chiediamo che venga ceduta al Comune il 50% dell’area e che Italgen si faccia carico della manutenzione del parco verde che sarà di proprietà del Comune”.

Rassicurazioni sono arrivate dal sindaco Gian Paolo Beretta. “È un’opera importante che va in direzione di una città green. Il Comune non dovrà fare alcuna scogliera, nessuna famiglia ci rimetterà. Anzi, ci potranno essere sconti sulla bolletta grazie al meccanismo della Comunità Energetica. Prima di approvare la variante parziale al Piano Regolatore ci saranno ulteriori indagini e la valutazione di impatto ambientale. Gli artigiani locali saranno coinvolti. Chiederemo interventi per mitigare l’impatto visivo. È un intervento che farà cambiare volto alla città”.

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