Mondovì – Dopo una richiesta di archiviazione da parte del pubblico ministero che aveva condotto le indagini, è stato il giudice delle indagini preliminari a decidere con un’ordinanza che le circostanze della morte di V.M a seguito delle lesioni riportate in un incidente stradale andassero esaminate in un processo.
Il 71enne di Mondovì aveva perso la vita circa un anno dopo il terribile incidente che ebbe il 27 settembre del 2018, quando a bordo del suo scooter si scontrò con la Fiat panda di E.G. in via Torino, rimanendo completamente paralizzato. L’uomo fu ricoverato al Cto di Torino e circa un mese prima del decesso venne trasferito alla residenza Sant’Antonio a Cuneo. Poco dopo il suo ricovero a Torino, trasportato con l’elisoccorso, viste le sue condizioni da subito giudicate gravissime, l’uomo avrebbe detto al genero che si trovava dietro a due macchine che avevano sorpassato un’auto ferma, ma quando fu lui a passare quell’auto sarebbe ripartita tagliandogli la strada. Lo stesso racconto avrebbe fatto qualche tempo dopo anche a un’altra parente che era andata a trovarlo.
In aula hanno deposto il genero e la figlia dell’uomo, che hanno raccontato il dramma del loro parente completamente paralizzato ma lucido e pienamente consapevole della sua condizione.
“Abbiamo vissuto un inferno – ha raccontato in aula il genero -. Lui peggiorava giorno dopo giorno e mia suocera e mia moglie non potevano fare nulla. Anche io sono dovuto ricorrere a una terapia dallo psicologo”.
In aula ha deposto anche l’appuntato scelto del Nucleo radiomobile dei Carabinieri di Mondovì intervenuto con un collega sul luogo dell’incidente poco dopo l’arrivo dell’ambulanza. Il militare ha detto che non c’erano stati testimoni diretti dell’incidente e che loro avevano eseguito i rilievi del sinistro relativamente alla posizione dell’auto, lievemente spostata verso sinistra con una rigatura sul paraurti posteriore sinistro, e dello scooter, annotando l’assenza di segni di frenata. In attesa dell’arrivo dell’elicottero, il militare aveva anche raccolto le prime dichiarazioni di V.M., il quale avrebbe detto di non essersi accorto del veicolo fermo e di averlo tamponato. Il processo è stato rinviato al 7 aprile per ascoltare gli altri testimoni.
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