Cuneo – Quanto costa un caffè al banco a Cuneo? A quanto pare non è dato saperlo. L’unica, flebile, certezza è che 1,10 euro sembra, tranne qualche eccezione legata al franchising, ormai un prezzo superato anche in una piccola città come la nostra dove si spazia da 1,20 a 1,30 euro con alcuni locali che lo vendono già ad 1,40 euro. Insieme al caffè cresce anche il prezzo al pubblico di cappuccino e croissant che, farciti di cioccolato, crema o marmellata, sono difficili da trovare ad un prezzo al di sotto di 1,20 euro.
L’ultimo aumento risaliva alla primavera del 2020 in cui, dopo il primo lockdown, in molti avevano riaperto con il caffè a 1,20 euro e quindi con un rincaro di 10 centesimi giustificato dall’aumento dei costi e dal calo del lavoro. Si tratta di una cifra a cui oggi tutti hanno voluto, o meglio dovuto, adattarsi secondo le proprie tempistiche per compensare la crescita dei prezzi di listino, anche se su una cosa tutti sono d’accordo: il prezzo di un caffè è legato a molte variabili e pertanto è difficile paragonare i prezzi dei diversi bar senza confrontare dettagli come torrefazione, miscela e macchina (se propria o in comodato d’uso).
Quel che è certo è che il costo della vita sta lievitando, non solo per i clienti ma anche per i titolari dei locali alle prese con bollette salate, in molti casi più che raddoppiate, posti a sedere ridotti a causa del Covid e due anni di lavoro a singhiozzo che pesano in modo significativo sul bilancio. E se il costo del caffè è già aumentato, per i bar con una media che varia da 2 a 5 euro al chilo, quello che Assoutenti ha definito come “caro-colazione” sembra solo l’inizio di un fenomeno inflattivo destinato a crescere ancora: alcune stime prevedono infatti entro fine anno l’aumento del caffè al banco a 1,50 euro con una spesa media per la colazione che potrebbe passare da 2,40 a 3,40 euro. Insomma il caffè sembra destinato a diventare sempre più amaro ma a compensare ci sono spesso un cioccolatino, un biscotto, un sorriso o una battuta pronta, piccole “coccole” che da sempre nel nostro Paese rendono quel momento un vero e proprio rito. Proprio come la lettura di un giornale quotidiano, il cui prezzo è tradizionalmente sempre cresciuto in parallelo a quello del caffè consumato al banco: alcune tra le testate nazionali più diffuse sono infatte passate da 1,50 a 1,70 euro a copia.