Limone – Una trentina di profughi ucraini, lunedì 14 marzo, troveranno accoglienza a Limone. La mobilitazione è guidata dal Comune. Un’operazione concreta che segue l’esposizione sul balcone del municipio della bandiera giallo-blu ucraina e il minuto di silenzio prima dell’approvazione, mercoledì 9, di un ordine del giorno del Consiglio comunale in cui si chiede la promozione della pace e di azioni favorevoli alla risoluzione del conflitto da parte di Governo e Parlamento.
Questa mattina, il sindaco Massimo Riberi, ha firmato in Prefettura, a Cuneo, una convenzione per ospitare i profughi ucraini. Una ventina di loro sarà alloggiata nel convitto comunale, altri nella casa parrocchiale e altri ancora da famiglie che hanno offerto la loro disponibilità. Già da giorni, alcuni limonesi, ospitano in paese una famiglia di quattro persone.
“Per una comunità piccola come la nostra – commenta Riberi – è un grande sforzo quello che stiamo facendo, ma non potevamo sottrarci a dare un segnale forte e concreto di fronte alle atrocità di questa guerra”.
Un conflitto che deve finire subito perché gli infiniti campi ucraini di grano giallo e il cielo azzurro, colori cui è ispirata la bandiera nazionale, tornino ad essere accarezzati dal bene più prezioso che ha avuto l’Europa negli ultimi settant’anni, il vento della pace.