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Domenica 22 dicembre 2024

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Crollo tangenziale, Anas e costruttori non risponderanno economicamente

Inizierà il 20 giugno la fase istruttoria del processo, che nasce dall'accorpamento di tre fascicoli. A giudizio rimangono dodici addetti tra lavori e controlli

La Guida - Crollo tangenziale, Anas e costruttori non risponderanno economicamente

Fossano – Non saranno le ditte appaltatrici dei lavori della tangenziale di Fossano, crollata il 18 aprile 2017 (nella foto), a rispondere economicamente in caso di condanna da parte del tribunale di Cuneo. È questo il primo esito del processo che vede imputati sei tra ingegneri e operai delle ditte che avevano realizzato l’opera, e che alla prima udienza aveva affrontato la questione delle eccezioni sollevate dai difensori delle ditte coinvolte; all’interno del fascicolo del giudice sarebbero infatti confluiti gli esiti di alcuni accertamenti irripetibili, svolti in fase di indagine preliminare, a cui non sarebbero stati presenti gli avvocati delle ditte coinvolte solo in un secondo momento nell’inchiesta e poi nel processo come responsabili civili. Anche l’Anas, che in questo processo sia era presentata nella doppia veste di parte civile danneggiata dagli esecutori delle opere e di responsabile civile, è stata esclusa dal processo per questo secondo aspetto: oltre ai sei dipendenti delle ditte appaltatrici, tra gli imputati ci sono infatti anche sei dipendenti dell’Anas che la Procura chiama a rispondere del reato di omessa vigilanza sull’esecuzione dei lavori.
Il processo che il 20 giugno inizierà la sua fase istruttoria con le prime testimonianze, è frutto dell’unione di tre fascicoli. Il primo riguarda l’appalto da 40 miliardi per la realizzazione dell’opera appaltata alla ditta Grassetto con le strutture prefabbricate fornite dalla ditta Ingegner Franco che poi è scomparsa, sostituita da un’altra azienda. A questo fascicolo si è aggiunto quello nei confronti dei dipendenti Anas per omessa vigilanza e poi quello per i lavori di rifacimento del manto stradale eseguiti nel 2006 dalla ditta Pel.Car, di cui sono chiamati a rispondere i due responsabili della ditta e i due dipendenti dell’Anas deputati al controllo sull’esecuzione dei lavori. In base al calendario delle udienze fissato dalla giudice Alice Di Maio, con la conclusione dell’istruttoria a dicembre prossimo, la sentenza dovrebbe essere emessa tra la fine dell’anno e l’inizio del 2023.

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