Vive di un contrasto a prima vista insanabile il romanzo di Giorgio Rautasio. Racconta come in una dettagliata cronaca il suo percorso nella malattia. Un racconto per certi versi spietato, senza veli. Eppure quel che il linguaggio comune definirebbe un calvario, in queste pagine si traduce in un cammino consapevole di “Rinascita”. Nessuna presunzione di mettersi in cattedra. L’autore non ammannisce consigli. Non propone facili insegnamenti che possano dar adito a una retorica del dolore. Semmai, confessa, la malattia gli regala una “sensibilità alla sofferenza”.
L’autore non nasconde le difficoltà nell’affrontare i passi, che talora sembrano effettivamente troppi, nella terapia. Prima il Covid, poi la leucemia e i relativi protocolli medici che condizionano la vita, limitano le relazioni. Eppure la sua cronaca procede col registrare di pari passo quelle attenzioni alla vita, alle persone che già erano al centro, ma ancor di più sono diventate essenziali.
È un periodare che sceglie uno stile immediato, non presta il fianco a ragionamenti o pensieri che non siano strettamente avvinghiati al presente. Sono dialoghi rapidi e concisi, ma soprattutto sono piccole battute che servono per sdrammatizzare le situazioni, ma, dice, fanno parte del suo carattere. Non sono ricercate, men che meno ostentate anche quando scaturiscono arguzie ciniche sulla vita e sulla morte, che però sanno fermarsi ogni qualvolta incrocia la morte, quella degli altri.
E su questa strada, immancabile, arriva il ripensare alla vita, agli incontri. Anche in questo caso la loro precarietà sembra comunque messa in secondo piano. Lascia piuttosto lo spazio per assaporare quanto gli hanno lasciato nel passato come nel momento presente nella forma del ricordo. Di nuovo torna a farsi tangibile in percorso di scavo interiore e di distillazione del tempo che, se all’inizio appariva sospeso, ora si presenta ricco di avvenimenti da soppesare. Quella iniziale “sensibilità alla sofferenza” ha avuto il suo esito positivo nel costruire la “Rinascita”.
La sala d’attesa
di Giorgio Rautasio
Nerosubianco
18 euro