Cuneo – “Purtroppo non è la prima volta che succede e i vandali non capiscono che danno fanno sia a all’opera che all’immagine della città. Ho rimosso la vernice dal viso e con una speciale cera ho pulito tutta la scultura che in un inverno secco e polveroso come questo è piena di sporcizia e di smog”.
Così Gaetano Usciatta, l’artista creatore dell’Ulisse la statua in bronzo dell’uomo che legge, che si trova sull’ampio marciapiede all’imbocco di corso Nizza da piazza Galimberti di fronte ad Arione e sotto la sede della Fondazione Casa Delfino che l’ha voluta, ha pulito la sua creatura ce era stata imbrattata con vernice rossa e bianca nella notte tra domenica 20 e lunedì 21 febbraio.
Usciatta che vive a Piano Quinto, non ha voluto che la sua opera su cui tanti si fanno fotografare, fosse maltrattata, nonostante il presidente della Fondazione Casa Delfino, Antonio Sartoris fosse stato molto duro nel suo commento: “Sono persone ignoranti e maleducate quelle che si sono accanite vigliaccamente nell’oscurità contro una sta- tua, che vuole esser un sim- bolo della cultura perché, come dice Dante agli uomini: “fatti non foste a viver come bruti”. Non pulirò Ulisse ferito. Rimarrà testimone per i tanti cuneesi e turisti che la fotografano, della fatica a v vere in comunità, “non come bruti”.