Il video, accessibile su YouTube, vede dietro i banchi 10 docenti universitari sottoposti a una serie di prove per sperimentare le difficoltà di lettura, scrittura, calcolo, velocità e memoria di lavoro degli studenti con Disturbo Specifico dell’Apprendimento, “una neurodiversità che non è risultato di una lesione, di una patologia, ma è una condizione costituzionale – di solito determinata geneticamente – che introduce una piccola anomalia nell’organizzazione del sistema nervoso centrale e produce un’inefficienza nel modo di processare le informazioni”. Sono parole di Giacomo Stella, presidente AID (Associazione Italiana Dislessia), e conduttore dell’esperienza documentata dal video.
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