Cuneo – Il trasferimento dell’ospedale al Carle di Confreria dal centro città è uno dei quattro temi non “trattabili” della campagna elettorale di Luciana Toselli che questa sera ha presentato le sue tre liste e il programma alla Birrovia nella vecchia stazione di Borgo Gesso. E proprio sul progetto ospedale la Toselli è stata chiara e ha rivelato un retroscena che potrebbe far discutere: “Sia chiaro – ha detto – ho parlato con i progettisti che hanno fatto lo studio di fattibilità e mi hanno detto esplicitamente che la richiesta che hanno avuto è stata univoca, un progetto di fattibilità solo sul Carle di Confreria e non su tutti e due le soluzioni, cioè anche l’ipotesi del recupero e ampliamento del Santa Croce”.
Un’affermazione forte, come a dire che la scelta era già univocamente stata fatta dalla politica cuneese e regionale di ipotizzare solo Confreria come soluzione possibile. La Toselli ha poi parlato anche “dell’assurdità del non utilizzo delle risorse dell’antisismica i 31,5 milioni che sono a disposizione di Cuneo e che sono stati dati dal ministero ma che la Regione ha rifiutato non mettendoli a bilancio con la scusa della nuova costruzione. È inconcepibile. Il Santa Croce, anche solo per altri utilizzi, deve comunque essere messo a posto per l’antisismica e l’antincendio, per qualsiasi uso a cui sarà destinato”.
Nella serata sono state ripresentate le suggestioni progettuali sull’ammodernamento e ampliamento del Santa Croce lì dove è, sull’altipiano, già proposte dall’architetto Angelo Bodino.