Cuneo – Nei prossimi giorni, è programmato per giovedì 24 febbraio, dovrebbero arrivare in Piemonte circa 60.000 dosi di vaccino Novavax. L’annuncio la Regione lo ha rifatto ieri nella conferenza stampa a due anni dalla pandemia ma era già stato fatto una settimana fa. La novità è che coloro che desiderano riceverlo potranno, a partire da domani, mercoledì 23 febbraio, manifestare la preadesione collegandosi a www.ilPiemontetivaccina.it.
“Per questo vaccino c’è molta richiesta perché riscontra molta attenzione da coloro che non hanno ancora aderito alla vaccinazione contro il Covid. Il nostro obiettivo – ha detto il presidente Alberto Cirio – è andare incontro a tutti purché si vaccinino, senza obbligarli ma mettendoli in condizioni di farlo subito, liberamente, quando lo vorranno”.
Il nuovo vaccino Novavax, la nuova “arma” per la lotta al Covid che secondo alcuni potrebbe convincere anche i più scettici a vaccinarsi. A differenza dei vaccini mRna come Pfizer e Moderna che sfruttano tecniche vettoriali, il Novavax, il cui uso è stato approvato da Aifa lo scorso 22 dicembre, sfrutta la tecnica delle proteine ricombinanti già in uso da tempo per malattie come pertosse, epatite, meningite e altre infezioni virali. nIl Novavax è un vaccino a base di proteine ricombinanti anti-Covid, che contiene minuscole particelle ottenute da una versione prodotta in laboratorio della proteina Spike, che si trova sulla superficie del virus Sars-CoV-2, la quale, mediante tecniche di ingegneria genetica, viene purificata. Le Spike vengono assemblate in nanoparticelle riproducendo la struttura del virus senza però la capacità di replicare o causare la malattia; il siero contiene anche un adiuvante, la saponina, una sostanza che contribuisce a rafforzare le risposte immunitarie indotte dal prodotto.