Torino – È stato dato oggi, sabato 19 febbraio, alle 12 nel Santuario della Consolata di Torino e in contemporanea dalla Sala Stampa del Vaticano, l’annuncio ufficiale della nomina di don Roberto Repole quale successore di monsignor Cesare Nosiglia alla guida dell’Arcidiocesi di Torino.
Cinquantacinque anni, pastore, teologo, docente universitario, oratore, scrittore, don Repole è direttore della Facoltà Teologica di Torino. Originario di Druento, Comune della cintura torinese, ha iniziato la sua missione pastorale nelle parrocchie di periferia e ha conseguito la licenza e il dottorato in teologia presso la “Gregoriana” di Roma con la tesi “Chiesa pienezza dell’uomo. Oltre la postmodernità: G. Marcel e H. de Lubac”. Dal 2011 al 2019 è stato presidente dell’associazione dei teologi italiani, per giungere infine a dirigere la Facoltà di Teologia di Torino.
Vicino alla riforma ecclesiale che sta portando avanti Papa Francesco, don Repole vede la missione cattolica contemporanea in confronto perenne e costante con le altre chiese cristiane, le altre confessioni religiose e il pensiero laico.
“Sono molto contento della scelta e auguro al mio successore ogni bene – ha dichiarato Mons. Nosiglia – e invito la chiesa e i cittadini ad accogliere con gioia don Repole, collaborando con lui e accogliendolo con la preghiera”. Monsignor Nosiglia ha, quindi, sottolineato come la nuova nomina giunga in un periodo delicato e importante per l’intera Chiesa, con l’avvio del Sinodo che caratterizzerà i prossimi anni e che a Torino è iniziato il 17 ottobre scorso, con le celebrazioni nel Santuario della Consolata e a Susa. Ha quindi assicurato piena disponibilità a sostenere il ministero del nuovo arcivescovo, senza alcuna interferenza. Monsignor Nosiglia resterà a Torino nella realtà ecclesiale collegata alla parrocchia della Madonna Addolorata Pilonetto di Torino. “Sono certo che il ministero e l’azione pastorale di don Repole – ha concluso Nosiglia – darà ulteriore impulso alle diocesi di Torino e di Susa”.
“Nutro profonda gratitudine – ha dichiarato il nuovo arcivescovo Repole – verso il Signore che mi invita ancora una volta alla sua sequela e dono di me e provo una gratitudine colma di affetto verso Papa Francesco, che mi ha scelto con un atto di grandissima fiducia per questo nuovo ministero”, sottolineando come la sua nomina ad arcivescovo di Torino sia giunta del tutto inaspettata e non sia mai stata da lui inseguita nella sua precedente attività ecclesiale.