Cuneo – Le Acli provinciali di Cuneo chiedono alla politica un investimento immediato e consistente per sostenere i Circoli e le realtà del Terzo Settore, nell’affrontare i vertiginosi aumenti delle bollette del gas e della corrente elettrica.
“I nostri circoli, piegati dalle chiusure e dalle restrizioni, gravati dalle spese per adeguarsi alle misure igienico-sanitarie giustamente richieste per contrastare la pandemia – dice il presidente provinciale Acli di Cuneo, Elio Lingua – si trovano ora a dover fronteggiare nuovi costi che pesano per circa il 40% in più rispetto al recente passato, per pagare le bollette. In questo modo i circoli che tanto possono fare per la ricostruzione della comunità in un momento delicato come quello attuale, per favorire l’aggregazione e i legami sociali, vengono ulteriormente scoraggiate e demotivate”.
“Oltre al sostegno economico – prosegue Lingua – bisogna che il Governo dia avvio ad interventi concreti: da anni si parla di gassificatori, di idrogeno e altre sostanze gassose e di aumentare le estrazioni di metano. Perché non si va avanti? Una riflessione sulla sostenibilità energetica e ambientale, si deve concretizzare”.
“La situazione è davvero pesante – dice il vice presidente vicario delle Acli di Cuneo, Paolo Giordano – e basti pensare alle case di riposo per citare un altro esempio di criticità. Le pensioni non sono aumentate, le spese per i dispositivi di sicurezza sanitaria continuano a pesare ed ora il caro bollette incide in modo insostenibile sulla gestione generale. Il Governo deve intervenire subito, ma non con la richiesta di nuove pratiche burocratiche che scoraggiano soprattutto le fasce deboli, per le quali è difficile compilare moduli e domande finalizzate ad ottenere un sostegno. L’intervento deve essere diretto, sulle bollette e aumentando il potere di spesa di chi è in difficoltà; diversamente la situazione non sarà più sostenibile”.