Cuneo – Dietro i suoi 24 anni tra pochi giorni e i suoi modi gentili e riservati, Elisa Balsamo nasconde una carriera da campionessa e un palmares già da brividi, con il titolo iridato del 2021 che l’ha consacrata tra i grandi nomi del ciclismo su strada.
Cuneese doc, Elisa ha iniziato a correre fin da giovanissima e i risultati non hanno tardato a venire, sia in gare su strada che su pista. Proprio su pista ha vinto il suo primo titolo mondiale nel 2015, nella categoria Juniores, per poi confermarsi con altri tre titoli iridati nel 2016. Passata nella categoria Elite ha continuato a collezionare medaglie e vittorie, dal bronzo nell’inseguimento a squadre su pista ai mondiali di Apeldoorn nel 2018, a quello iridato nel 2020 nella specialità del Madison. Sempre nel 2020, poi, sono arrivati gli ori agli Europei in Bulgaria, nell’Omnium e nel Madison. Nel 2021 il titolo di maggior prestigio: campionessa del mondo su strada, ai Campionati del Mondo di Ciclismo, in Belgio, “un sogno diventato realtà” lo definisce Elisa. E nel frattempo, la partecipazione alle Olimpiadi di Tokyio 2020, i suoi primi giochi olimpici.
Affiliata al Gruppo Sportivo Fiamme Oro, da quest’anno corre per il team Trek-Segafredo. Da un paio d’anni vive sul Lago d’Iseo, anche se ora è in Spagna, pronta per la prima gara di stagione (la Settimana Valenciana), che inizia oggi, giovedì 17 febbraio. Una scelta, quella di trasferirsi da Cuneo, dettata anzitutto dalla necessità di potersi allenare tutto l’anno.
“Da un paio di anni vivo sul Lago d’Iseo anzitutto perché il clima è più mite e posso allenarmi anche in inverno, mentre le temperature a Cuneo sono troppo basse per poterlo fare. E poi il velodromo in cui mi alleno spesso è a Montichiari, quindi mi sono avvicinata anche per comodità”.
In che fase della stagione sei in questo momento? Come ti stai preparando?
“Ora siamo in piena preparazione. Giovedì 17 ho la prima gara, in Spagna. Vengo da alcuni giorni di ritiro con la nazionale. Siamo qui a prepararci da qualche giorno anche per acclimatarci rispetto alle condizioni in climatiche cui gareggeremo”.
Gli obiettivi per la stagione che inizia?
“Parto sempre con l’obiettivo di fare bene, al meglio delle mie possibilità. Obiettivi principali per me sono soprattutto le classiche del nord, da fine marzo. Quindi il Giro delle Fiandre e la Gand-Wevelgem”.
Qual è stata la vittoria che ti ha più emozionata tra tutte quelle della tua carriera fin qui?
“Senza dubbio il Campionato del Mondo dell’anno scorso, perché vincere il titolo di campione del mondo nella massima categoria è un sogno credo per tutti gli atleti. È una cosa che tutti sperano di realizzare in carriera: ci ho messo un po’ a capire davvero cosa ero riuscita a fare. Avevo lavorato moltissimo per quella gara e il percorso mi piaceva ed era adatto alle mie caratteristiche, quindi puntavo a una medaglia, ma non a quella d’oro. Non pensavo potesse essere quella e se me l’avessero detto alla partenza non so se ci avrei creduto. Poi, vincere è stata davvero un’emozione immensa”.
Come ci si sente a iniziare ad essere conosciuta e diventare un personaggio pubblico? Sei arrivata fino a San Remo quest’anno…
“Un’esperienza molto diversa da tutto quello a cui sono abituata, ma anche per questo è stata piacevole, sono rimasta affascinata dalla macchina che c’è dietro un evento come il Festival, che in realtà non conoscevo”.
Un consiglio ai giovani con un piccolo grande sogno nel cassetto?
“La cosa più importante è divertirsi. È quello il segreto di tutto, se non ti diverti difficilmente riesci a fare i sacrifici e mettere la forza di volontà che serve per raggiungere un obiettivo. E poi fare esperienze diverse, provare e sperimentare: solo così si trova la strada giusta”.