Cuneo – I Carabinieri Forestali sono attivi in provincia con un Nucleo investigativo di polizia ambientale, 14 stazioni sul territorio e un Centro settore Meteomont, coordinati e diretti da un Comando di gruppo con sede nel capoluogo.
Il comparto speciale dell’Arma ha superato per la prima volta lo scorso anno i 10.000 servizi complessivi di pattugliamento del territorio, per lo più rurale, con compiti di polizia giudiziaria e amministrativa, nonché di monitoraggio tecnico-specialistico del patrimonio naturalistico provinciale. Ne sono scaturiti 692 illeciti amministrativi (+11% rispetto al 2020), per un importo sanzionatorio complessivo di 1.109.602 euro e 293 informative di reato all’autorità giudiziaria (+12% rispetto al 2020) a carico di 296 persone fisiche.
È stato il settore dei rifiuti e dell’inquinamento ambientale, dagli sversamenti nelle scarpate stradali, all’abbandono di autoveicoli fuori uso, alle più strutturate gestioni criminali nel settore, quello che ha richiesto il maggior impegno, con 187 sanzioni amministrative irrogate per un ammontare di 618.259 euro, oltre a 103 segnalazioni all’autorità ciudiziaria (circa un terzo dell’intera attività). Sono state poi asseverate dal Gruppo di Cuneo 75 prescrizioni tecniche di ripristino ambientale a svariati soggetti, in tutti quei casi in cui l’abbandono indiscriminato o la gestione illecita dei rifiuti siano stati ritenuti sanabili e reversibili per il buon stato dell’ambiente.
Una delle singole attività investigative di maggior rilievo è stata l’operazione “Fertil plastic”, condotta dal Nucleo investigativo di polizia ambientale di Cuneo sotto la direzione della Dda di Torino, conclusa in primavera con 11 misure restrittive cautelari e l’interdizione all’attività e il sequestro di un impianto di compostaggio nell’albese che nel tempo aveva distribuito su almeno 40 ettari di terreni agricoli (tutti sequestrati) migliaia di tonnellate di fanghi inquinanti non trattati o non adeguatamente trattati. Si è di recente addivenuti a 9 patteggiamenti e all’avvio delle procedure di bonifica, di risarcimento per i 3 Comuni costituitisi parti civili e di confisca dei beni frutto del reato.
Un’altra peculiare operazione è stata quella dell’individuazione nello scorso autunno del bracconiere di un lupo a Peveragno, grazie a un intenso sforzo investigativo della stazione Carabinieri Forestale di Mondovì e la collaborazione prima del Nucleo investigativo di polizia ambientale e poi dei Ris di Parma.
Il Centro settore Meteomont di Cuneo coordina per tutta la regione il monitoraggio del manto nevoso effettuato da forestali specializzati. In provincia sono stati eseguiti 367 rilievi presso 4 campi di rilevamento fissi e 78 rilievi, lungo percorsi scialpinistici. Il Centro ha anche curato nei mesi invernali e primaverili la redazione di 140 bollettini regionali giornalieri al fine di accrescere la consapevolezza sul pericolo valanghe dei fruitori della montagna innevata, consultabili sul sito www.meteomont.gov.it o tramite app “Meteomont Carabinieri”.
Nel corso del 2021 sono stati svolti 30 interventi di sensibilizzazione sulle tematiche ambientali a favore di istituti di scuola primaria e secondaria, per lo più in ambiente esterno, che hanno coinvolto circa 2.800 ragazzi.
L’unità cinofila antiveleno ha effettuato 55 ispezioni rinvenendo 5 esche avvelenate sul territorio.
I Carabinieri Forestali sono disponibili a recepire le segnalazioni dei cittadini attraverso il numero unico di emergenza 112.