Cuneo – Presso l’azienda ospedaliera Santa Croce e Carle di Cuneo è stato eseguito il primo intervento in Piemonte, e tra i primi in Italia, di confezionamento di una fistola, per l’accesso alla dialisi, attraverso la via endovascolare.
La procedura è stata eseguita da un’équipe multidisciplinare formata da: Radiologia interventistica, Nefrologia e Dialisi, Chirurgia Vascolare e Anestesia.
“Per poter effettuare la dialisi, è necessario che il paziente sia dotato di un accesso vascolare per un’adeguata quantità di sangue da depurare – spiega Germana Daidola, nefrologa -. Le fistole artero-venose sono l’accesso migliore. Fino a questo momento. l’unico approccio possibile era quello chirurgico che sfruttava le arterie più superficiali delle braccia, a livello del polso o della piega del gomito. L’approccio endovascolare consente di utilizzare sedi più profonde, non facilmente raggiungibili chirurgicamente, riducendo la convalescenza”.
“La procedura- spiega Alberto Balderi, responsabile della Radiologia interventistica – consiste nell’effettuare una puntura, con un ago inferiore ai 2 millimetri di calibro, all’altezza dell’avambraccio e confezionare la fistola con un impulso di radiofrequenza che fonde la vena all’arteria. Con questa procedura, la necessità di riospedalizzazione è minore, perché, a differenza delle fistole chirurgiche che nel tempo si restringono e necessitano di angioplastica, quelle per via endovascolare hanno bisogno di minor manutenzione”.
L’intervento è perfettamente riuscito e il tempo di recupero è stato breve.
“La procedura- sottolinea Luca Besso, Direttore Struttura Complessa Nefrologia e Dialisi – in futuro potrà essere applicata ad altri pazienti per migliorare la vita di chi è in dialisi, limitando gli ‘stop’ alla vita quotidiana dovuti alle complicanze legate alla manutenzione degli accessi vascolari”.