Saluzzo – Un documentario girato all’interno della Casa circondariale Lorusso e Cutugno di Torino che raccoglie le reazioni di alcuni detenuti che, tramite visori Vr e cuffie, hanno virtualmente partecipato ad alcune situazioni pubbliche e intime che non possono più vivere, come una partita di calcio, una festa in discoteca, una giornata in famiglia al parco. È “Vr free” (We are free), scritto e diretto da Milad Tangshir, un progetto dell’Associazione Museo Nazionale del Cinema, che viene proposto al Teatro Magda Olivero di Saluzzo lunedì 14 febbraio, alle 21.
“Penso che la realtà virtuale sia uno strumento molto potente quando tratta il concetto di spazio – spiega il regista che sarà presente alla serata con la produttrice Valentina Noya -. Abbiamo cercato di usarne il potenziale in modo espressivo, portando questo nuovo mezzo in un mondo che di per sé contiene spazi duri e aggressivi. ‘Vr free’ è un tentativo di mostrare al pubblico il mondo nascosto del carcere, è una richiesta di partecipazione all’urgente discussione sugli spazi detentivi”.