Una storia dove protagoniste sono le donne, bambine, adolescenti, mamme. Siamo nel cuore dell’Africa, nel cuore della Nigeria dove sembra che il trascorrere del tempo e il destino femminile sia sempre lo stesso da secoli. Eppure Adunni, 14enne, non è quello che vuole, perché sceglie di essere autrice del proprio destino e di non far decidere della sua vita dalle tradizioni. Il padre per far campare la sua famiglia decide di venderla a Morufu, un ricco tassista che cerca l’erede maschio che non ha avuto dalle due altri mogli, Labake e Khadija, che hanno tutte figlie femmine. Una l’accoglie con ostilità, l’altra con comprensione perché le sue figlie hanno la stessa età di Adunni. Lei continua a sognare il suo grande desiderio, diventare una maestra ed essere libera, ma per farlo deve continuare a studiare. Non si arrende, ogni giorno finge di insegnare tutto ciò che sa ad una classe immaginaria e continua a lottare per il suo sogno, esprimendo sempre i suoi pensieri, anche nei momenti meno opportuni. Ma un giorno è costretta a scappare a Lagos dove diventa vittima dei soprusi di Big Madam, la ricca imprenditrice che l’ha comprata come domestica e delle molestie del marito Big Daddy. Ma in quell’ambiente borghese incontra Miss Tia attivista ambientalista inglese che l’aiuterà ad imparare a studiare e le insegnerà la lingua inglese.
In questo romanzo d’esordio c’è la vita vera: povertà, soprusi, tratta degli schiavi, patriarcato, crudeltà, ma anche una coraggiosa solidarietà che le porta a creare legami indissolubili alimentati dalla forza e dalla determinazione.
La ladra di parole
di Abi Daré
Nord
18 euro