Cervasca – Il circolo Acli di San Michele di Cervasca, dopo due anni di assenza del presepe vivente, si trasforma, e da gruppo fisico diventa gruppo digitale, utilizzando la chat di WhatsApp, dove tutti i partecipanti vengono informati delle novità relativa alla comunità, al Comune e ai Comuni confinanti.
Guido Milone, referente del circolo della parrocchia, racconta: “Noi eravamo soliti aprire il nostro circolo in estate, un piccolo punto di ritrovo dove organizzavamo gare e occasioni anche gastronomiche per stare insieme; il tutto si concludeva con l’organizzazione del presepe vivente ogni due anni. Con le chiusure del Covid, venute meno queste occasioni, piano piano abbiamo notato che il gruppo WhatsApp con cui si informavano i soci sugli eventi era sempre vivo. Abbiamo iniziato in modo sistematico ad aggiornare e inviare ai partecipanti le notizie relative a ciò che succedeva in paese e la cosa è piaciuta. Oggi sul gruppo siamo 80-90 iscritti e tutti i giorni condividiamo quello che succede e/o succederà in paese. Il nostro circolo è diventato virtuale, ma funziona ed è molto apprezzato. Siamo cresciuti anche come tesserati”.
WhatsApp è stato spesso considerato come “un alieno”, soprattutto per le fasce d’età più alte. Oggi diventa uno strumento imprescindibile per la comunicazione per tutti. Le funzioni dei gruppi online, con la possibilità di crearsi dei propri avatar con norme condivise, aumentano il senso di appartenenza dei membri, contribuendo a definire l’identità sociale di ciascuno in un modo più fluido e dinamico che in precedenza. Dinamiche che capitano anche in un gruppo e luogo di ritrovo fisico come un circolo, ma che con la pandemia sono cambiati molto.
Continua Milone: “Abbiamo imposto alcune regole, non vogliamo che nel gruppo si possa offendere e urtare la sensibilità di qualcuno, ma oggi davvero è diventata la bacheca del paese, molti anche fuori frazione si sono iscritti al nostro circolo per utilizzare il gruppo. Siamo felici che la comunità si sia mantenuta viva, ma auspichiamo il prima possibile un ritorno alla normalità, in presenza”.
Il presepe vivente è stato annullato a settembre 2021, le norme erano ancora troppo aleatorie e il rischio di lavorare molto per poi all’ultimo annullare ha fatto desistere. Quest’anno, con le dita incrociate, si spera di ripetere la tradizione che raccoglieva per le vie del borgo la comunità di San Michele con un percorso tra i mestieri di una volta, in un’atmosfera magica (nella foto, la chiesa del paese).
