Cuneo – In occasione del 10 febbraio Giornata del Ricordo delle vittime delle Foibe e dell’esodo Dalmato – Istriano, dopo il manifesto pubblicato dalla Regione Piemonte l’Anpi provinciale interviene con questa riflessione.
Anpi della provincia di Cuneo ricorda le vittime delle Foibe. La violenza gratuita non è mai giustificata. La lotta partigiana si batté per restituire dignità all’Italia, per conquistare la libertà negata dal fascismo, per liberare il paese dagli occupanti tedeschi e per dare alla nazione una Costituzione democratica. Le atrocità subite da migliaia di persone che per la maggior parte avevano come unica colpa quella di essere italiani non possono avere alcuna giustificazione. Una vendetta ancor più grave perché consumata a guerra ormai conclusa.
Non è pertanto con la finalità di giustificare nulla di quanto avvenuto ma per obiettività storica che non va ugualmente dimenticato il fatto che quelle violenze furono anche la conseguenza delle atrocità commesse dal fascismo per lunghi anni nei confronti delle popolazioni slovene e croate.
L’idea di Europa come federazione di stati pensata per primi nel confino di Ventotene da Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi, ci hanno consegnato decenni di pace e di pacifica convivenza tra popoli ed etnie che a lungo in passato si sono combattute. Questa è la via maestra da percorrere senza più confondere l’amore per la propria patria e per la propria identità con qualsiasi fanatismo nazionalista generatore di odio.
Con questo sentimento posiamo oggi il nostro fiore del partigiano a ricordo di quegli innocenti barbaramente assassinati.
Ughetta Biancotto Pres Anpi provincia Cuneo
Flavio Martino – Stefano Casarino – Enrico Falco – Paola Maccario – Monica Dogliani – Edgardo Filippi – Claudio Gallizio e il gruppo di Bra – Massimo Monchiero – Enrica Giordano – Diego Berra – Barbara Brunetto – Fabrizio Biole – Maddalena Forneris – Bella Rottemberg – Renata Minghini – Patrizia Barello