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Domenica 22 dicembre 2024

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Anche l’ultimo ricorso è stato bocciato, ora acqua pubblica per tutti

Cogesi, il corso tutto pubblico, può subentrare nella gestione in tutta la provincia

La Guida - Anche l’ultimo ricorso è stato bocciato, ora acqua pubblica per tutti

Cuneo – La sentenza del Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche di Roma, che boccia in modo definitivo tutti i ricorsi presentati nei confronti dell’Ato4 dell’acqua cuneese, mette la parola fine alla questione gestione acqua in provincia di Cuneo. Da ora Cogesi potrà in modo definitivo e senza timori di dover attendere ancora ulteriori rallentamenti, procedere al pagamento del valore residuo e subentrare finalmente nella gestione delle reti e degli impianti del servizio idrico integra- to (acquedotti, fognature e depuratori delle acque reflue) in tutta la provincia di Cuneo.

La sentenza boccia in modo definitivo tutti i ricorsi che a partire dal 2017 la società consortile Aeta, che raggruppa Tecnoedil, Alpi Acque ed Alse, le società private che finora hanno gestito il ciclo dell’acqua in parte della provincia (Cuneo esclusa), e gli stessi gestori diretti hanno presenta- to contro le deliberazioni del- la Conferenza dell’Ato4 di Cuneo, l’ente d’ambito cuneese, organismo che comprende tutti i comuni della Granda ed è competente per la riorganizzazione del servizio idrico integrato.
In particolare Aeta aveva contestato all’Ato4 prima il mancato riconoscimento della proroga delle concessioni, scadute il 31 luglio 2017, e successivamente la delibera del marzo 2019 di affidamento del servizio al gestore unico interamente pubblico Cogesi.
Con la prima sentenza di un anno fa, del febbraio 2021, il Tribunale Superiore delle Acque aveva respinto i ricorsi, confermando la legittimità del percorso sotto tutti i profili, di scelta politica, tecnica ed amministrativa e il lavoro svolto dall’Ato Cuneese verso il gestore unico pubblico.

Venerdì scorso è arrivata anche la sentenza (n. 9/22) dello stesso Tribunale che ha respinto anche il ricorso, contro l’Ato4, per l’annullamento della decisione dell’Ente del luglio 2020 di determinazione del valore residuo, ovvero l’ammontare degli investimenti realizzati dai gestori Tecnoedil, Alpi Acque ed Alse e non ancora pagati dalle bollette dei cittadini. Cioè la cifra che il nuovo gestore Cogesi dovrà pagare ai gestori privati uscenti. La richiesta iniziale dei gestori era di circa 60,5 milioni di euro ma un’approfondita attività di verifica da parte dell’Ato4 su quanto realmente realizzato in questi anni ha deciso di riconoscere un’uscita di 52 milioni di euro.
I gestori hanno presentato ricorso contro la quantificazione di Ato4 ma i giudici han- no ritenuto corrette le valutazioni fatte dall’Ente d’Ambito respingendo il ricorso.
La diminuzione, di oltre 8,5 milioni, andrà a beneficio delle future bollette di tutti i cittadini cuneesi.
“Alla luce di questa decisione, storica per il nostro territorio – spiega il presidente dell’Ato4 Mauro Calderoni -, si potrà concretizzare in capo ad un soggetto interamente pubblico la gestione degli acquedotti della provincia di Cuneo. Si riusciranno, finalmente, ad accelerare gli investimenti sulle reti e sugli impianti, così fondamentali per il nostro territorio”.

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