Cuneo – Le condizioni attuali dello stadio Paschiero e gli eventuali progetti futuri di ristrutturazione e gestione sono tornati al centro del dibattito in consiglio comunale con un’interpellanza presentata da Aniello Fierro e discussa lunedì sera.
“Recentemente la tifoseria è tornata a chiedere interventi e la situazione in cui versa l’impianto è sotto gli occhi di tutti: quali sono le intenzioni del Comune? – ha sottolineato il consigliere di opposizione – Gli attuali locali, in particolare quelli adibiti a spogliatoi, servizi pare non siano conformi alle disposizioni imposte dalla Figc i servizi non sono adeguati a un utilizzo che garantirebbe pari accessibilità di genere in contemporanea, e le mura esterne sono ancora pericolanti”. Dai banchi dell’opposizione anche Massimo Garnero ha auspicato che “si possa dare una casa decorosa alla squadra di calcio della città”.
Nella sua risposta, l’assessora Cristina Clerico ha ricordato le vicende relative allo stadio, e al Cuneo calcio degli ultimi anni: “La previsione di spostamento dello stadio era strettamente collegato alla serie in cui militava il Cuneo e il fallimento della società ha bloccato qualunque tipo di ragionamento. In ogni caso, un nuovo stadio richiede un intervento pubblico e privato. Il mondo del calcio cuneese non è però solo lo stadio Paschiero, ci sono tanti impianti sull’altipiano e nelle frazioni”.
Per quanto riguarda gli interventi effettuati negli ultimi anni: “Subito dopo il fallimento del Cuneo, il Comune ha effettuato la verifica di tutte le condizioni di sicurezza dell’impianto, intervenendo sugli impianti correlati alla sicurezza per una spesa di 70.000 euro. I costi di gestione ordinaria ammontano a circa 10.000 euro l’anno per servizi e utenze, e di 15.000 euro l’anno per gli interventi di ripristino e manutenzione ordinaria e straordinaria che sono stati eseguiti negli ultimi due anni sul manto erboso. La struttura oggi viene affittata al Cuneo Olmo a una tariffa ridotta. Il Paschiero non è una struttura dimenticata, certo ha un ampio margine di miglioramento e sulla quale andrà fatta un’ampia riflessione sul futuro. Dare una seconda vita al Paschiero sarà un’ottima sfida per la nuova amministrazione”.