Cuneo – Con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale è stato processato al tribunale di Cuneo M. A. di origini marocchine, che il 19 ottobre 2020, dopo aver avuto una discussione con la titolare di un minimarket di corso Giolitti, diede uno spintone a uno dei Carabinieri intervenuti sul posto, chiamati dalla negoziante. “Eravamo stati chiamati per questo diverbio all’interno del negozio – ha riferito in aula il Carabiniere -. Il litigio era finito e l’uomo si era allontanato, ma proprio in quel momento stava ripassando davanti al market e la donna ce lo indicò”. Quando i Carabinieri si avvicinarono per fermarlo l’uomo affrettò il passo, ma i militari lo raggiunsero ugualmente e alla richiesta di esibire i documenti lui disse di non averli e diede uno spintone a uno dei due militari. Dopo la denuncia formalizzata in caserma, M. A. tornò al minimarket dove ebbe una discussione col marito della proprietaria, lite cui seguì un secondo intervento dei Carabinieri. “Entrava spesso nel mio negozio – ha detto la donna in aula -, prendeva da bere e diceva che avrebbe pagato poi. Quel giorno ho avuto paura perché ero sola col mio bambino. Lui aveva preso da bere e non voleva mettersi in coda dietro agli altri clienti e quando gli ho detto di rispettare la fila, ha dato in escandescenze mettendosi a urlare e voleva avvicinarsi al mio bancone. Ho avuto paura”. Per lui l’accusa ha chiesto sei mesi di reclusione, mentre la difesa ha chiesto l’assoluzione in virtù della tenuità del fatto che non ha provocato alcuna lesione al Carabiniere. La giudice ha però accolto la richiesta dell’accusa condannando l’uomo a sei mesi di pena (immagine di repertorio).